Il pm al processo sul Pm10
Chiesti 8 mesi per Martini e Domenici
LA REPUBBLICA Edizione FIRENZE - 16 marzo 2010 pag. IX
Al processo per l'inquinamento dell'aria da polveri sottili (pm10) e biossido d'azoto - il primo celebrato in Italia - il pubblico ministero di Firenze Giulio Monferini ha chiesto la condanna a otto mesi del presidente della Regione Claudio Martini e dell´ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, accusati di omissione e rifiuto di atti d´ufficio e getto pericoloso di cose.
Per gli stessi reati il pm ha chiesto la condanna a 5 mesi dei sindaci o ex sindaci di Scandicci, Sesto, Calenzano, Campi Bisenzio e Signa, nonché dell'ex assessore regionale all'ambiente Luciano Artusa e dei suoi colleghi di Firenze e degli altri cinque Comuni.
Le accuse riguardano le emissioni di pm 10 e biossido d'azoto fra il 2005 e il 2008 nell'area fiorentina e il mancato conseguimento degli obiettivi di riduzione degli inquinanti imposti dall'Europa, che per tale motivo ha aperto una procedura di infrazione contro l'Italia.
La scienza non ha dubbi sull'incidenza delle concentrazioni delle polveri sottili in atmosfera sulle patologie respiratorie e cardiache. Esiste dunque un profilo di urgenza sanitaria che, ad avviso dell'accusa, non è stato affrontato dalle amministrazioni come sarebbe stato necessario, considerato che circa la metà delle emissioni di polveri dipende dal traffico locale. In questi anni le concentrazioni di polveri non sono diminuite. Il pm ha riconosciuto agli imputati le attenuanti generiche per il costante monitoraggio dellìinquinamento atmosferico e per il varo nel 2008 di un piano di risanamento. «Segnali positivi» ma insufficienti perchè, secondo il pm, quello che è stato fatto per contenere le emissioni (fra cui gli accordi di programma Regione-Comuni, che prevedevano blande limitazioni al traffico) è risultato «inidoneo a contrastare il fenomeno dell'inquinamento, anche sotto il profilo dell'urgenza sanitaria».
(f.s.)