Presentazione del libro "Governare con la paura", 5 maggio 2009 a Firenze.

Invito alla partecipazione Ornella De Zordo candidata Sindaco Per Unaltracittà Lista di cittadinanza: www.perunaltracitta.org

Martedì 5 maggio 2009 Cinema Adriano, via Romagnosi - Firenze Governare con la paura
A partire dalle 21.00 film + dibattito + altro film
"Fare un golpe e farla franca"

Ornella De Zordo, l'autore Mario Portanova e Lorenzo Guadagnucci del Comitato "Verità e giustizia per Genova" discutono dell'ultimo documentario - la cui proiezione è stata censurata a Roma - sulla deriva securitaria del regime italiano: Governare con la paura
(50'). A farne le spese sono gli studenti, gli immigrati, i lavoratori, i sindacalisti, le minoranze e tutti coloro che si ostinano a fare politica dal basso.


Governare con la paura - Edizioni Melampo 2009 di Enrico Deaglio, Mario Portanova e Beppe Cremagnani - La paura. È diventata lei il vero mezzo di governo, l'instrumentum regni per eccellenza del nuovo sovrano. Una dimensione permanente della psicologia di massa, un sentimento a due facce che ora aizza contro "i diversi", ora piega i cittadini alle pretese del potere. Si governa facendo paura. Si governa seminando paura. Gli abusi e le torture del G8, i divieti di manifestare, le minacce contro il movimento degli studenti. E insieme l'odio fomentato ogni giorno contro gli immigrati o i rom, colpevoli di attentare ai "nostri beni" o alle "nostre donne". È l'Italia raccontata da questa inchiesta. Governata, nelle sue viscere profonde, da una destra che ha fatto della paura (con sorriso televisivo) la propria bandiera. E che dalle trasmissioni Rai riabilita l'Italia del ventennio.

A seguire il documentario G8/2001 - Fare un golpe e farla franca (60'), sempre di Enrico Deaglio, Mario Portanova e Beppe Cremagnani. Una ricostruzione per spiegare la catena di comando che guidò l'irruzione alla scuola Diaz, la stessa per cui i pubblici ministeri Francesco Albini Cardona e Enrico Zucca hanno fatto riferimento a una sentenza con cui la Cassazione ha condannato ufficiali nazisti e alcuni soldati responsabili dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema.