Riceviamo e diffondiamo.
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Associazione di volontariato Idra
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COMUNICATO STAMPA Firenze, 24.4.’09
CANTIERI TAV A BOLOGNA: “IMPREVISTI GEOLOGICI”, AMMETTE RFI.
CHE SUCCEDEREBBE SE SI VERIFICASSERO A FIRENZE, SOTTO LA FORTEZZA MEDICEA DA BASSO, A POCHISSIMA DISTANZA DALLA BASILICA DI SANTA MARIA NOVELLA? IDRA CHIEDE INFORMAZIONI A RFI, CHE NON RISPONDE.
Nel corso degli scavi TAV a Bologna, che stanno registrando forti ritardi sulla tabella di marcia, “ci sono stati alcuni imprevisti di natura geologica che sono stati riscontrati durante l’esecuzione dei lavori”. Lo ha dichiarato ai microfoni di RaiUno il responsabile di Rete Ferroviaria Italiana ing. Marco Rettighieri, che è anche referente di progetto per il Nodo Alta Velocità di Firenze.
Irene Benassi, autrice per “Parallelo 41” dell’inchiesta televisiva “Bologna, TAV: muro contro muro?” andata in onda lo scorso 4 aprile, ha tentato di capire come si giustifica il ritardo di almeno tre anni che accusa a oggi il cantiere del sottoattraversamento TAV a Bologna: “un cantiere nel cuore della città che scuote la vita di centinaia di bolognesi”, commenta da studio Franco Di Mare, il conduttore del programma “Sabato & domenica”, che ha ospitato il servizio della Benassi, oggi anche in rete. E aggiunge: “Convivere con le crepe nel muro, i pavimenti che tremano, la polvere, le attività commerciali che boccheggiano, diventa una amara necessità”. I cittadini bolognesi interpellati da Idra lo avevano testimoniato a Firenze già nelle settimane scorse, del resto. La qualità della vita della popolazione che vive nelle vicinanze dei cantieri è sconvolta: polveri, inquinamento acustico anche nelle ore notturne, traffico congestionato, allagamenti, interminabili danni alle fognature, miasmi, proliferazione di ratti, vistose crepe negli edifici, conseguenti evacuazioni.
Sui lavori TAV nel capoluogo emiliano, l’ing. Rettighieri ammette: “Contiamo di finire il tutto, cioè consentire il transito dei treni, entro il 2011. Ci sono stati dei ritardi imputabili a ricerche archeologiche, bonifiche da ordigni bellici e ci sono stati alcuni imprevisti di natura geologica che sono stati riscontrati durante l’esecuzione dei lavori”.
Dopo avere ascoltato e valutato le dichiarazioni del responsabile di RFI, l’associazione fiorentina Idra ha preso carta e penna e ha chiesto il 9 aprile scorso all’ing. Rettighieri “di poter ricevere notizie e/o documentazione per quanto possibile circostanziate sulla natura di questi “imprevisti di natura geologica”, e su quali fossero invece le diverse previsioni che avevano ispirato la progettazione e/o l’esecuzione dei lavori”. Sarebbe infatti abbastanza inquietante che uno scenario del genere si riproponesse in una città d’arte come Firenze.
A oggi, nessuna risposta da parte dell’ing. Rettighieri.
Nel suo servizio, Irene Benassi documenta anche la spaventosa mole dei costi pubblici della TAV in Italia interpellando Ivan Cicconi, direttore dell’Associazione nazionale delle regioni italiane per la trasparenza su appalti e compatibilità ambientale. “Quello che ci chiediamo – osserva Franco Di Mare al riguardo -, che chiediamo a chi dovrebbe dare delle risposte a tutti i cittadini che pagano le tasse in questo Paese è: come è possibile che una cosa del genere accada? Come è possibile che in Italia un tratto ferroviario per km possa costare 6, 7, 8 , 9 volte in più che nel resto del mondo? È una strana cosa, no? Chiediamo delle risposte a nome vostro, e a nome di “Parallelo 41”, perché questo è il nostro dovere, così come è il dovere di chi fa queste cose cercare di spiegare ai cittadini quali sono i misteri che generano cifre imperscrutabili cone quelle che Irene Benassi vi ha raccontato”.
Anche l’associazione Idra protesta, nella nota inviata il 9 aprile al responsabile di RFI Marco Rettighieri, per il prolungato silenzio con cui RFI risponde alle richieste di informazione e trasparenza su un progetto approvato 10 anni fa (!): “A distanza di oltre otto mesi dalla cordiale conversazione telefonica nella quale Ella ci annunciava la disponibilità Sua e dell’Amministrazione che Ella dirige a quel rapporto informativo che abbiamo continuato a chiedere e a sollecitare più volte con nostre note formali (tutte qui di séguito riportate), ci troviamo costretti a registrare un rigoroso silenzio e una tenace irreperibilità da parte Sua. Non ci sembra – scrive il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio - che un atteggiamento del genere risponda ai requisiti di trasparenza e di correttezza che i cittadini si attendono, in uno Stato democratico, dai soggetti - come RFI – la cui attività è legata alla soddisfazione di interessi pubblici. Renderemo quindi noti, attraverso il nostro sito web e un comunicato stampa riassuntivo, i contenuti del nostro carteggio con Rete Ferroviaria Italiana. Riteniamo doveroso infatti da parte Vostra rapportarvi con i cittadini singoli e associati quando essi vi interpellano, a maggior ragione quando si tratta di richieste di relazione e di informazione, o di promozione dell’informazione, su un progetto (il sottoattraversamento AV di Firenze) che è stato approvato ben 10 anni fa e che risulta ormai sul punto di essere cantierizzato, dopo che una sua appendice non di poco conto, come lo Scavalco AV RIfredi Castello, è andata già in cantiere senza che alcuna adeguata procedura informativa sia stata avviata, per quanto ci risulta, a beneficio della popolazione della città di Firenze, sul cui territorio il progetto insiste”.