Comitato di Coordinamento contro il polo estrattivo di Calenzano (FI)
Riceviamo e diffondiamo.
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“Anni di battaglie e mobilitazioni messe in atto da cittadinanza attiva e forze sociali, sono riuscite finalmente a fermare questo pessimo Piano Strutturale”. E' il commento di Ornella De Zordo allo "stop" al Piano Strutturale, avvenuto oggi a Palazzo Vecchio. “Già a partire dal 2006 come Unaltracittà/Unaltromondo avevamo denunciato che questo atto urbanistico avrebbe rappresentato il trionfo della contrattazione con i grandi costruttori - ha proseguito De Zordo - siamo felici che dopo anni di sensibilizzazione, in cui ci siamo impegnati muovendo critiche e formulando controproposte, il provvedimento non sia passato”.
“Fin dall'inizio avevamo messo in guardia come il Piano fosse inadeguato, presentando osservazioni già alla sua prima stesura, poi fermata anche in seguito alle numerose critiche che aveva suscitato. Aver fermato il Piano Strutturale - ha aggiunto De Zordo - significa aver salvato la città dalla cementificazione selvaggia di 4,5 milioni di metri cubi di edificazioni, senza contare 1,4 milioni previsti per l'area di Castello”.
“Fra le ultime iniziative che abbiamo promosso vale la pena sottolineare la riuscita dell'appello contro il Piano lanciato qualche giorno fa dalla lista ‘Per Unaltracittà’, e che nel giro di pochi giorni, è stato sottoscritto da circa 250 urbanisti e cittadini, fra cui Paolo Baldeschi, Giorgio Pizziolo, Sergio Brenna, Paolo Berdini, Edoardo Salzano, Pier Luigi Cervellati, Alberto Asor Rosa, Leonardo Rombai, Vezio De Lucia, Gianfranco Di Pietro. Questo dimostra la sensibilità suscitata in città dal dibattito culturale, prima ancora che politico – ha concluso De Zordo – che ha messo in evidenza come Firenze meriti uno strumento urbanistico degno del suo nome”.
20 - 04 - 2009