Quando l'abbiamo letto abbiamo fatto un salto sulla sedia. Poi ci siamo stropicciati gli occhi, per essere sicuri di averci visto bene.
E invece c'è scritto proprio così, in bella evidenza sull'edizione di ieri di un quotidiano locale: "Finalmente si parte". E subito sotto il titolo: "Case Passerini: pronti? Via!".
Ora, ci domandiamo: come si fa a festeggiare così, con le trombe dell' "Aida", una notizia che dovrebbe suscitare la più grande preoccupazione in ogni persona dotata di un minimo di buon senso? Ma è mai possibile, con tutto quello che succede?
Negli ultimi mesi sono uscite notizie a raffica sulla chiusura o sui problemi degli inceneritori, sempre a causa dei veleni che spargevano nell'ambiente circostante: Montale (Pistoia), Colleferro (Roma), Baciacavallo (Prato) e perfino il mitico - per lorsignori ovviamente - impianto di Brescia.
Non solo. Ci sono ormai tantissimi studi, ricerche e pubblicazioni realizzati da medici, scienziati e tecnici di ogni parte del mondo che dimostrano la nocività di questi impianti, sia per la salute di ognuno di noi sia per l'ambiente in cui viviamo.
Lorsignori continuano a chiamarli "termovalorizzatori", ma valorizzano solo il portafoglio di pochi.
Invece con la diossina e tante altre schifezze hanno avvelenato l'aria, l'acqua, il terreno, gli animali, le piante ed infine il cibo che mangiamo.
E un quotidiano locale scrive "finalmente" ....
Finalmente un corno !