Cantieri TAV: Per Unaltracittà diffida autorità competenti

Comunicato stampa Per Unaltracittà
Lista di cittadinanza: www.perunaltracitta.org

Cantieri Tav: "Per Unaltracittà diffida autorità competenti"

Una diffida formale ad aprire i cantieri per il tunnel dell'alta velocità a Firenze. A rivolgerla a Comune di Firenze ed Osservatorio Ambientale – oltre che alle ditte incaricate dei lavori – sono la candidata sindaco Ornella De Zordo e Tiziano Cardosi del Comitato No Tav Firenze, anch'esso candidato per il Consiglio Comunale nelle liste di "Per Unaltracittà". Nel progetto passato alla valutazione d'impatto ambientale era prevista la movimentazione dei materiali di cantieri esclusivamente via ferrovia. Invece, la viabilità ordinaria della città sarà interessata da centinaia di mezzi pesanti ogni giorno: "Aprire i cantieri per dare il via a lavori difformi da quanto previsto dalla valutazione d'impatto ambientale è un atto illegittimo – spiegano De Zordo e Cardosi – siamo pronti a rivolgerci al Ministero dell'Ambiente e alla Commissione Europea per una così palese violazione della legislazione in materia ambientale. Chi si assume oggi la responsabilità di procedere su questa strada sarà chiamato domani a risponderne".

L'apertura dei cantieri significa per la città l'abbattimento di 10 edifici e 165 alberi nella zona degli ex Macelli e di Campo di Marte, dove saranno recintate alcune zone. Inoltre fra Firenze Nova, via Circondaria, Campo di Marte verso Varlungo, passeranno circa trenta camion al giorno, solo un "antipasto" dell'ondata ben più corposa di mezzi che arriveranno quando i lavori saranno a regime: "Il tutto in una città già disastrata da inquinamenti di vario tipo, fra pm10 ben oltre i limiti, inquinamento acustico, cementificazione, a cui si pensa di aggiungere altre cause inquinanti come l'inceneritore di Case Passerini", concludono De Zordo e Cardosi.

"Prendiamo atto con estrema preoccupazione – proseguono De Zordo e Cardosi – che si intende far partire i cantieri nonostante i pericoli per il suolo dimostrati già dalle sentenze penali per la Tav in Mugello, nonostante gli ingenti danni che un analogo intervento sta già producendo a Bologna, nonostante i forti e fondati timori espressi da studiosi, esperti, cittadini. Si sceglie di ignorare pericoli, disagi, impatti, conseguenze sulla salute e la sicurezza dei cittadini, solo per poter gestire un appalto miliardario. Si sta forse cercando di forzare la mano per non poter più tornare indietro?".

30-04-2009