Lavori Tav in via Fanfani - L'inchiesta del Nuovo Corriere arriva in Consiglio Comunale. Nuove verifiche e tavolo tecnico
Crepe a Castello, il Comune convoca Rfi
Mattei dopo il sopralluogo: "Le Ferrovie non hanno fatto le infrastrutture. E' tutto allagato"
di Duccio Tronci
IL NUOVO CORRIERE DI FIRENZE - 13 ottobre 2009 pag. 4
"Effettivamente in via Fanfani la situazione non è rosea: le abitazioni hanno le crepe sulle facciate, così come nei muri interni, arrivate dopo l'inizio dei lavori Tav a Castello". E' la conferma che arriva in Consiglio Comunale dall'assessore ai lavori pubblici Massimo Mattei sulla questione sollevata dall'inchiesta pubblicata venerdì scorso dal Nuovo Corriere di Firenze.
Mattei ha risposto in aula ad una domanda d'attualità presentata sul tema da Ornella De Zordo, dopo aver visto con i propri occhi i danni alle case effettuando un sopralluogo nell'area. Nei prossimi giorni ci saranno delle verifiche per accertare le cause specifiche dei danni provocati.
L'assessore ha poi puntato il dito contro Rfi, che non avrebbe realizzato le opere pensate per alleggerire l'impatto dei cantieri nell'area: "Sembrava di essere a Venezia – ha detto Mattei – il giorno prima che andassi lì era piovuto e c'era acqua ovunque. Una situazione inaccettabile. Chiederemo conto a Rfi sul perché, ad oggi, non abbia ancora realizzato i lavori previsti per rendere vivibile l'area durante i lavori".
Mattei ha anche annunciato che presto si terrà un incontro con Rfi, Comune e Quartiere, al quale parteciperanno anche i cittadini coinvolti: "Ho chiesto che a questo incontro siano invitati anche le famiglie – ha precisato l'assessore – perché mi sembra giusto che siano presenti anche i diretti interessati".
Restano molti dubbi, invece, sulla questione dei testimoniali di stato, gli strumenti di verifica degli edifici che servono a valutare successivamente gli eventuali danni subiti. Mattei si è limitato a rilevare che Rfi sostiene di aver effettuato le rilevazioni prima dell'apertura dei cantieri. Ma i residenti di via Fanfani smentiscono: "Se non li avessimo chiamati noi, non sarebbero mai venuti". Chi e come si stabilirà chi ha ragione? A lasciare perplessi è il fatto che ad effettuare le verifiche siano le stesse ferrovie. Salvo che il proprietario non paghi di tasca propria una persona di fiducia che potrà affiancare i tecnici delle ferrovie nei sopralluoghi.