Oltre duemila persone in corteo contro l'inceneritore di Albano (Roma)

 
In oltre duemila contro l'inceneritore
Da Albano a Genzano 5 chilometri di marcia con famiglie e bimbi al seguito. Nel mirino dei manifestanti soprattutto il presidente della Regione Marrazzo e l'amministrazione della città dell'Infiorata.
di Enrico VALENTINI
 
Tratto dal sito  www.noinceneritorealbano.it
 
IL MESSAGGERO  -  18 ottobre 2009
 
Oltre duemila persone, ieri mattina, hanno partecipato alla marcia di cinque chilometri, da Albano a Genzano, organizzata dal coordinamento dei comitati No inc per ribadire il no alla realizzazione dell'inceneritore dei rifiuti nella discarica di Albano.
L'atteso ridimensionamento del numero dei partecipanti, dimezzato a non più di mille dalla Questura, non cancella comunque l'impressionante colpo d'occhio delle tante famiglie castellane in marcia, rigorosamente con bimbi al seguito portati dietro, per mano, in spalla, su decine di passeggini e carrozzine.
Numerosi, questa volta, giovani e giovanissimi che hanno contributo ad amplificare la rumorosa contestazione indirizzata soprattutto al presidente della giunta regionale Piero Marrazzo e sulle amministrazioni comunali del comprensorio, prima fra tutte quella di Genzano.
Il via libera alla definitiva realizzazione dell'inceneritore di via Roncigliano, giunto il 13 agosto con l'imprimatur degli uffici della Pisana che rilasciavano l'autorizzazione integrata ambientale, sembra aver coalizzato, dunque, un numero maggiore di cittadini, estremamente preoccupati per il futuro prossimo.
Non solo per i fantasmi che aleggiano sulla gestione del corretto smaltimento dei rifiuti da bruciare nell'inceneritore - la recente vicenda dell'impianto di Colleferro, ai Castelli ha fomentato il vero e proprio terrore anche su molti possibilisti della vigilia - ma soprattutto per i riflessi immediati che già vedono anche a qualche chilometro di distanza dall'inceneritore il crollo del valore degli immobili di piccoli proprietari. Che, oltre a ritrovarsi decine e decine di rate di mutuo ancora da pagare, convive da anni con i nefasti effetti della discarica: allergie, problemi respiratori e, quando il vento non spazza l'aria, odori nauseabondi.
Pochissimi, e tutti a titolo personale, i politici locali presenti alla manifestazione.
D'altronde la contestazione non ha risparmiato praticamente nessuno di loro, da sinistra a destra.
«Il disprezzo dimostrato nei confronti delle istanze della cittadinanza - spiega il presidente di un comitato No Inc, Danilo Ballanti - sta aumentando in modo esponenziale il malcontento nei confronti della giunta Marrazzo. Invece di guardare al futuro con scelte che prediligano la raccolta differenziata e altre soluzioni già attuate in molti paesi europei si è preferito dare il colpo di grazia a un territorio già ampiamente sfregiato dalla speculazione edilizia».
In attesa della prossima discussione - agli inizi di novembre - dei primi due ricorsi presentati dal coordinamento No Inc sulle decisioni che hanno portato all'imminente realizzazione dell'inceneritore, i comitati promettono altre battaglie.
«Troppo comodo, facile e remunerativo - dice Emiliano Viti del coordinamento No Inc - fare impianti impattanti anziché impegnare intelligenze e risorse con una serie politica di riciclo dei rifiuti. Siamo decisi a portare fino in fondo le nostre proteste e le nostre proposte».
Seguita dalla discreta presenza e massiccia presenza di poliziotti e carabinieri, la manifestazione non ha comportato problemi di ordine pubblico, terminando poco dopo le 13 sulla piazza principale di Genzano.
 
 
Si ringrazia il sito http://sotto-terra-il-treno.blogspot.com/ per la segnalazione.