Reintegrato il macchinista licenziato per aver denunciato insicurezza Etr
Il giudice del lavoro di Roma annulla il provvedimento delle Ferrovie. Dante De Angelis: «Ho solo fatto il mio dovere»
ROMA - Il giudice del lavoro di Roma ha annullato il licenziamento di Dante De Angelis, macchinista delle ferrovie e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) Orsa nell'impianto di Roma. De Angelis era stato licenziato a ferragosto del 2008 perché aveva denunciato l'insicurezza dei treni Eurostar dopo che un Etr 500 si era spezzato a Milano, il 14 luglio. Questa mattina De Angelis era stato accolto da un centinaio di sostenitori (tra gli altri il comitato pendolari di Velletri e molti ferrovieri), in attesa della decisione del giudice davanti agli uffici di viale Giulio Cesare, che lo hanno accolto con scroscianti applausi.
«E' la risposta che ci attendevamo - dice l'Orsa in una nota - L'unica che meritava la dirigenza del gruppo Fs che, anzichè valorizzare le capacità e l'attenzione dei propri Rls, afferma la propria infallibilità licenziando lavoratori che hanno l'unico torto di essere attenti alla sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori. Non si può essere licenziati quando si denuncia insicurezza, ancor meno quando le denunce sono fondate. Ed è questa la condizione di De Angelis, basti pensare che le sue denunce sono riproposte nel rapporto annuale 2008 dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (Ansf) in cui si menziona puntualmente la necessità di una maggiore attenzione sia per gli inconvenienti agli Eurostar Etr serie 400 (460, 480, 485, ecc) che per gli spezzamenti degli Etr 500: esattamente le segnalazioni per le quali Dante De Angelis è stato licenziato».
«Resto convinto di aver fatto il mio dovere nell'interesse della sicurezza di tutti, ferrovieri, pendolari e tutti i cittadini», commenta a caldo De Angelis. De Angelis ha assicurato che continuerà «a fare il suo lavoro, e se i compagni di lavoro lo vorranno, ad occuparmi di sicurezza».
«È una sentenza molto importante - hanno commentato i legali di De Angelis, gli avvocati Piergiovanni Alleva e Pierluigi Panici - perchè restaura il diritto di espressione e critica da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e respinge la pretesa dell'azienda che voleva limitare questa libertà con l'idea che un eventuale, e in questo caso non esistente, errore nell'esercizio di un importante incarico possa comparare il licenziamento».
«Trenitalia ritiene di essersi correttamente comportata e di aver utilizzato il proprio potere disciplinare conformemente alle norme legali e ai precedenti giurisprudenziali emersi sul punto - dice il legale di Trenitalia, l'avvocato Enzo Morrico - Nel prendere atto della sentenza negativa, ci riserviamo ogni eventuale valutazione nel merito della pronunzia solo al momento in cui saranno depositate le motivazioni della stessa».