MOSE a Venezia: chi protesta è imputato, chi distrugge l'ambiente no. Che Giustizia è questa?

 
Comunicato Stampa
 
Assemblea Permanente NOMOSE - AmbienteVenezia - Medicina Democratica - Coordinamento cittadino Contro le grandi navi
 
Lunedì 5 ottobre 2009  il Tribunale di Mestre dovrebbe emettere la sentenza del processo di primo grado contro alcuni attivisti NOMOSE per l'occupazione dei cantieri del MoSE di San Nicolò avvenuta nel settembre del 2005.
 
I capi di imputazione sono assurdi e pesantissimi. Una vera e propria provocazione!
 
Questo processo si sta svolgendo quando ormai sono stati resi noti documenti importantissimi che confermano le denuncie che il movimento NOMOSE ha fatto in questi anni.
Il documento tecnico della società Principia ha sollevato seri dubbi sulla funzionalità del sistema di chiusura dei portelloni in certe condizioni atmosferiche.
La sentenza della Corte dei Conti in oltre cento pagine ha evidenziato tutte le anomalie e lacune emerse in relazione al progetto Mose e tutte le attività che vi gravitano intorno: Un regime di monopolio che dura da oltre vent'anni contrario a tutte le normative europee e nazionali; costi lievitati a dismisure; Incarichi, consulenze e collaudi  affidati con scarsa trasparenza; Progetto e lavori senza Valutazione d'impatto ambientale Positiva; Mancanza di un progetto esecutivo generale.
 
Ricordiamo che  ormai è confermato, dalle procedure di infrazioni delle Direttive Europee e da atti  del Ministero dell'Ambiente e dell'Osservatorio Naturalistico della Laguna del Comune di Venezia, che i cantieri del progetto MOSE, vero e proprio ECOMOSTRO, erano e sono ILLEGALI quindi ABUSIVI  e che hanno creato, creano e creeranno enormi danni ambientali al fragilissimo equilibrio della Laguna di Venezia. I danni già prodotti solo per il cantiere S.Maria del Mare erano stati quantificati da esperti del Comune di Venezia in cento milioni di euro!
 
Nessuno ha avviato un procedimento ad ampio spettro sia sulle abnormi lievitazioni dei costi sia sulle moltissime irregolarità che si ravvedono in tutta la vicenda MOSE. Nonostante tutto questo i lavori, in questi cantieri ILLEGALI e ABUSIVI, devastanti dal punto di vista ambientale, vanno avanti lo stesso!
Nessuno vuole o ha il coraggio di disturbare la potentissima lobby delle aziende ed imprese del Consorzio Venezia Nuova che hanno messo le mani sui fondi della Legge Speciale  e che vogliono "divorare" i 4,2 miliardi di euro che servono per costruire un'opera vecchia, inutile e dannosa  non solo per gli attuali delicati equilibri idrogeologici lagunari, ma anche alla luce delle variazioni climatiche che si prospettano per i prossimi decenni.
Il Consorzio Venezia Nuova è riuscito ad avere e mantenere la concessione unica, il monopolio assoluto, in spregio a tutte le normative italiane  e europee sui lavori pubblici, e sulla concorrenza.
Il Consorzio Venezia Nuova è formato anche da ditte e personaggi che sono stati coinvolti nell'indagine "Manipulite" e da ditte come la "Condotte d'acqua" che è indagata al sud per infiltrazioni mafiose e che si è vista revocare tutti i contratti in essere per la costruzione di lotti autostradali. Perché non vengono revocati anche i contratti per i lavori dei cantieri del MOSE?
I lavori veri e propri di realizzazione del Mose, con gli scavi di sbancamento alle bocche di porto per formare le fondazioni su cui poggeranno i "cassoni" dentro cui alloggeranno le paratoie, devono ancora iniziare.
 
L'Assemblea Permanente NOMOSE e i 12.500 cittadini che hanno sottoscritto la petizione popolare (presentata a tutti i livelli istituzionali nazionali e comunitari) hanno sempre denunciato le illegalità e i danni di questi cantieri e hanno tentato in tutti i modi di fermare l'ECOMOSTRO MOSE.
 
Essere imputati in un processo per l'occupazione di un cantiere illegale e abusivo, vedersi chiedere il rimborso di presunti danni  da chi crea danni enormi ed irreversibili all'ambiente, da chi "divora" tutti i soldi della legge speciale, è un insulto alla ragione, una vera e propria provocazione!
 
Perché la Magistratura non  ferma i cantieri del MOSE e i danni che questi creano all'ambiente ???
 
Perché non chiedono i danni a chi li sta veramente creando???
 
Fermiamo il MOSE!!!
Per salvare Venezia e la sua laguna dalle maree, dalla voracità degli speculatori, dai  tecnici incompetenti, dai politici incapaci di tutelare i beni comuni.  
 
Assemblea Permanente NOMOSE - AmbienteVenezia - Medicina Democratica - Coordinamento cittadino Contro le grandi navi
 
Venezia, 5 ottobre 2009
 

 
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