Firenze, "Radio Toscana" rifiuta lo spot di Saverio Tommasi per lo spettacolo teatrale sulle stragi mafiose

 
L'informazione è "Cosa Nostra"
Quando l'importante "Radio Toscana" rifiuta una pubblicità per motivi politici e dopo aver già firmato un contratto.
 
Tratto dal sito  www.altracitta.org   -  11 dicembre 2009
 
 
L'ANTEFATTO
Saverio Tommasi, attore civile d'inchiesta, stavolta aveva deciso di raccontare le nuove inchieste sulle stragi '92 – '93, Silvio Berlusconi e Spatuzza, Massimo Ciancimino e il papello, la trattativa fra Stato e Cosa Nostra e i conseguenti morti per la strage di via dei Georgofili a Firenze e prima ancora Falcone e Borsellino, attraverso uno spettacolo teatrale.
 
IL FATTO
"Con sofferenza democratica e costernazione civile", afferma Saverio Tommasi, "apprendiamo, tramite Toscana Comunica, concessionaria pubblicitaria esclusiva di Radio Toscana, che l'editore della radio ha inteso esercitare, non appena letto il testo dello spot per cui avevamo già firmato regolare contratto, la sua censura a causa del "contenuto" (le virgolette sono una precisa citazione dell'e-mail di rifiuto che abbiamo ricevuto).
 
LE CONSEGUENZE CHE TRAIAMO
A Firenze, città colpita da una delle più gravi stragi di mafia di tutti i tempi (5 morti e 48 feriti di alcuni gravissimi, colpito fra gli altri uno dei più importanti musei mondiali, gli Uffizi), non si può parlare di mafia.
"E dunque anche a Firenze", conclude Saverio Tommasi "c'è chi sceglie il silenzio, l'omertà complice, chi rifiuta un contratto già firmato per paura di dispiacere, si presume, gente come Totò Riina o Spatuzza, o ancora Silvio Berlusconi, che pochi giorni fa aveva dichiarato, a chiare lettere e su tutti i giornali 'che avrebbe strozzato chi scrive di mafia e chi fa spettacoli teatrali sulla mafia', e poco importa che siano di denuncia e ricerca della verità.
 
Controradio e Lady Radio mandano invece regolarmente in onda lo spot.