Alta Velocità Torino Lyon: Virano si faccia da parte !

WWF ITALIA

COMUNICATO STAMPA   -   Roma/Torino, 1 dicembre 2009

I quattro buoni motivi del WWF Italia per chiedere che Virano si faccia da parte

Il WWF Italia ritiene che, valutando i deludenti risultati sin qui conseguiti, siano maturate le condizioni perché il Commissario governativo per l'asse ferroviario Torino-Lione e presidente del cosiddetto Osservatorio, architetto Mario Virano, riconoscendo il fallimento della propria azione  - che era tesa ad individuare e realizzare le priorità di intervento sulla direttrice Torino-Lione -  si rassegni a rinunciare ai propri incarichi.

Il WWF Italia lo afferma in occasione dell’ennesimo incontro in Prefettura a Torino del 1 dicembre 2009 in cui invece di discutere delle priorità di intervento sul Nodo di Torino e per l’avvio del Servizio Ferroviario Metropolitano si discuterà, a quello che risulta, prioritariamente solo del Piano Sondaggi di LTF/RFI, utili alla definizione del nuovo progetto preliminare della nuova linea ad AV Torino-Lione, con la giustificazione formale di dover  rispettare il cronoprogramma europeo.

1. Questa vicenda sta assumendo connotati grotteschi, visto il peggioramento del servizio pendolari  e visto che nel nuovo orario ferroviario di Trenitalia, che entrerà in vigore il 14 dicembre 2009 non comparirà più il collegamento TGV tra Parigi e Milano (!) per problemi legati alla mancata interoperabilità tra i sistemi di controllo della circolazione francesi e italiani, cosa questa che avrà come conseguenza che gli ETR500 italiani non si potranno avventurare sulle linee ad AV francesi.
Se questo è il risultato che, nel suo precipuo interesse, il Commissario/Presidente, è riuscito a non garantire, ben più gravi sono le mancanze su quelle che dovrebbero essere le vere priorità di investimento ferroviario per superare le problematiche urgenti riguardanti il Nodo di Torino.

2. Dei 200 milioni,  a parte le continue promesse su un finanziamento parziale, dal Governo per rilanciare il nodo di Torino (100 milioni devono arrivare dalla Regione Piemonte), non si vede traccia. Gli unici finanziamenti certi per il Nodo sono i 52,74 milioni di euro stanziati dalla Commissione Europea, nell'ambito dei finanziamenti per le TEN-T (reti di trasporto transeuropee) per l'eliminazione della tratta Susa-Stura del nodo di Torino e per completare il passante ferroviario. Mentre nulla si sa della cintura merci.

3. Nemmeno un euro è stato investito per l'avvio e la messa a regime del Servizio Ferroviario Metropolitano utile ai pendolari che ogni giorno viaggiano sulla linea della Val Susa, nonostante le ripetute promesse del mInistro Matteoli.

4. Infine, non c'è nemmeno un euro dei 650 milioni di euro di contributo statale  per la realizzazione del Piano strategico della Provincia di Torino (valutato in complessivi 1.300 milioni). Posto che si voglia davvero perseguire un obiettivo di  sviluppo e non limitarsi a dare compensazioni per interventi di basso profilo legati all’impatto futuro della nuova linea.

Il ruolo del presidente dell'Osservatorio collegamento ferroviario Torino-Lione era quello di istruire i problemi individuando obiettivi condivisi e interventi prioritari, grazie ad una mediazione da lui effettuata per conto del  Governo nazionale tra gli interessi di quest’ultimo e quelli della regione e degli enti locali.

Come dimostrano i fatti e non i pre-giudizi questa capacità/volontà di mediazione non è stata espressa o comunque non ha portato alcun risultato concreto, in una situazione in cui il Governo e FS SpA, con l'avallo del Commissario, non hanno potuto o saputo dare risposte credibili sulle vere priorità di intervento.

Il Commissario in carica non ha fatto altro che rispettare, formalmente, alla lettera, il mandato del Governo per la realizzazione della nuova linea ad AV, senza assumere un ruolo di garanzia super partes e senza verificare che nel contempo partissero quegli interventi che sono davvero indispensabili e prioritari a Nord e ad Ovest di Torino, sulla linea Torino-Lione esistente, e verso Milano per migliorare le infrastrutture e il servizio ferroviario nell’area torinese.

Per questi motivi il WWF Italia ritiene che sarebbe opportuno che il Commissario governativo e Presidente dell'Osservatorio, architetto Mario Virano, rimettesse i suoi mandati.