Val di Susa: le cariche di mercoledì 17 febbraio 2010

 
Comitato NO-TAV Torino
posta@notavtorino.org

19 febbraio 2010

I media, forse su veline della polizia, parlano di 5 feriti, i 3 NO-TAV (col solito condimento di aggettivi anarco-insurrezio-antagon-centrosocial...) e 2 agenti. Così tutto sembra più equilibrato, asettico. Ma basterebbe aver voglia di visionare diagnosi e prognosi dei vari casi per farsi un'idea più vicina al vero. E' troppo faticoso?

VORREMMO CHIEDERE SEMPLICEMENTE TRE COSE:
 
1- se c'è qualche agente, tra quelli in servizio la sera del 17/2/10 a Susa-Coldimosso, che ricordi di aver percosso con calci e manganello una signora cinquantenne, a terra per essere scivolata, provocandole:
- ferita profonda al viso
- frattura delle ossa e del setto nasale con infossamento
- frattura del margine orbitario di un occhio
- rottura scomposta della mandibola
- ferite alla testa con trauma cranico
- ematomi alle dita ed alle braccia
- ematomi alle gambe
- versamento ad un'ovaia;
 
2 - se c'è qualcuno tra i funzionari di polizia/carabinieri/guardia di finanza che si rendesse conto che stavano succedendo cose del genere;
 
3 - o se anche stavolta, come nel 2005 a Venaus,
- nessuno ha dato ordini,
- i singoli hanno agito autonomamente
- ed è impossibile riconoscerli.

Non sappiamo se esista cura psichica capace di riportare il colpevole delle violenze alla condizione di umano.
Cerchiamo, in ogni caso, antidoti per proteggere la DEMOCRAZIA da simili agenti patogeni, già visti in ventenni lontani.