I Bertoladri

 
"PASSAPAROLA" del 15 febbraio 2010, di Marco Travaglio

I BERTOLADRI

Tratto dal sito www.beppegrillo.it


Testo:
 
Buongiorno a tutti, oggi parliamo di quello che va sotto il caso Bertolaso, effettivamente per una volta il nome che gli è stato affibbiato è giusto perché non si può parlare di scandalo della protezione civile, bisogna parlare di questo monarca assoluto che ha dominato negli ultimi anni la protezione civile, con i suoi amichetti, le sue amichette e i suoi familiari.
 
Bertolaso: lo scandalo annunciato
 
So che molti quando hanno letto le prime notizie dell'indagine, la sua iscrizione nel registro degli indagati, gli arresti dei suoi collaboratori hanno sgranato gli occhi e hanno detto: possibile mai, uno come Bertolaso...
Chi segue questa rubrica forse si ricorderà che ne abbiamo parlato spesso di questo signore, abbiamo parlato spesso qui a Passaparola, a Annozero, personalmente che ho scritto diverse volte nelle mie collaborazioni e vi assicuro che non ci voleva Sherlock Holmes per capire chi è Bertolaso, chi sono i suoi collaboratori e cosa stavano facendo, non credo di essere particolarmente sagace o acuto, ma appena è nato Il Fatto sono venuti a trovarmi dei funzionari, dei dirigenti, dipendenti dei sindacalisti della protezione civile a raccontarmi per esempio quello che tutti scoprono oggi, cioè che la protezione civile stava per diventare una Spa, si dice "privatizzazione" non era il problema tanto della privatizzazione, la protezione civile è già privatizzata, è già data nelle mani di questa combriccola di delinquenti, qualcuno dirà: sei un giustizialista, usi la parola "delinquenti" non sono stati ancora rinviati a giudizio, sono loro che nelle telefonate si autodefiniscono delinquenti e quindi fidiamoci di loro, non c'è bisogno di aspettare una sentenza di cassazione, se lo dicono loro di essere delinquenti, vuole dire che si sono riconosciuti, hanno una notevole competenza di sé stessi.
Nelle loro conversazioni si definiscono un panda di ladri, tant'è che quando uno di questi ladri riceveva un po' meno degli altri ladri, nella spartizione del bottino sapete bisogna essere equi, altrimenti poi uno dei ladri si incazza, questo si incazzava e diceva, vi conosco, lo so come avete fatto, perché anche io faccio la stessa cosa o vorrei fare la stessa cosa, vi mando tutti i carcerati, così diceva, quindi quando si parla delle questioni, stiamo attenti a non farci infinocchiare da questo ricatto morale della presunzione di innocenza che poi non esiste, si chiama in realtà la presunzione di non colpevolezza che è una cosa un po' diversa e sei presunto non colpevole, non presunto innocente quando ci sono delle accuse nei tuoi confronti e è un fatto tecnico - giuridico che è sacrosanto, nessuno può essere condannato per la legge responsabile di un reato e quindi punito per esso, fino a sentenza di condanna definitiva, quando però uno mi viene a dire "sono un ladro" anche se non l'hanno ancora condannato definitivamente, lo tengo presente e quando questi dicevano di essere dei ladri, parlando tra di loro, senza sapere di essere intercettati, la loro testimonianza assume ancora maggiore rilievo, proprio perché non stavano fornendo una versione di comodo a qualcuno, stavano parlando quotidianamente delle loro attività.
C'erano tutte le possibilità per capire cosa stava succedendo nell'entourage di Bertolaso, a me erano venute a raccontarlo queste persone, infatti insieme a altri colleghi avevamo raccontato per primi su Il Fatto quotidiano cosa stava succedendo con la protezione civile Spa, altri ci avevano raccontato che venivano dati appalti a parenti di Bertolaso, questo purtroppo non avevamo potuto scriverlo perché? Perché gli appalti sono segreti, tutto ciò che avviene sotto l'ombrello, sempre più largo della protezione civile è segreto, coperto da segreto di Stato, in quanto attiene alla sicurezza nazionale, naturalmente questo un senso ce l'ha, quando stiamo parlando di catastrofi dalle quali davvero dipende la nostra sicurezza e quindi forse in certi casi di vera emergenza queste procedure segrete, questi affidamenti rapidi, immediati, senza controlli, possono avere in via eccezionale una giustificazione, ma questo già avviene.
La domanda è: per quale motivo debbano rientrare sotto questo ombrello di segretezza assoluta e di sottrazione totale alle regole della democrazia, al Parlamento, quindi al controllo dei cittadini, della stampa, della Magistratura, della Corte dei Conti e tutto quanto, delle opere che non mirano a dare una risposta immediata a un problema improvviso, quale può essere una catastrofe naturale, una frana, un alluvione, un terremoto, un'eruzione, ma invece sono opere finalizzate a eventi ampiamente previsti, programmabili, per anni, stiamo parlando dei mondiali di nuoto, non ce li hanno mica affidati il giorno prima che si cominciasse a nuotare.
Il G8 che prima era alla Maddalena e poi era all'Aquila, non è mica stata una sorpresa, si sa che a rotazione i membri del G8 ospitano una manifestazione, basta programmare per tempo e la stessa cosa vale per addirittura i 150 anni dell'Unità d'Italia, dubito che Bertolaso abbia appreso così all'improvviso che 150 anni fa è stata unificata l'Italia, credo che lo si sapesse, basta avere un buon calendario, ci sono anche quei calendari dove ci sono le ricorrenze che fanno cifra tonda, per cui lo potevano prevedere.
Allora questa è una cosa diversa e questo lo si poteva sapere che funzionava così, anche se purtroppo non si riusciva a trovare quali appalti, a quali amici erano stati dati, proprio perché era tutto segreto, un salto di qualità l'aveva fatto Fabrizio Gatti, inviato de L'Espresso che era andato alla Maddalena e cercando di vedere le scritte sui camion che portavano i materiali o che realizzavano le opere, a qualche ditta era riuscito a risalire.
Naturalmente il Magistrato ha lo strumento delle intercettazioni quindi per lui e per i Carabinieri del Ros è stato tutto più semplice. Adesso c'è questo stupore che è finto naturalmente, è uno stupore finto, chi voleva, poteva vedere le opacità e soprattutto poteva vedere, questa rete incredibile di conflitti di interessi e di aiutini in famiglia che sono stati in questi giorni descritti qua e là, pubblicando intercettazioni in maniera spesso molto sconnessa per cui è molto difficile districarsi in questo mare magnum di informazioni.
 
Bertolaso e i Bertoladri
 
Noi su Il Fatto quotidiano, ma anche Alberto Statera su Repubblica, abbiamo riassunto questo problema facendo al Signor Bertolaso una domanda molto semplice, lui è stato in qualche modo diverso rispetto a altri politici, non si è limitato a gridare al complotto, ha anche gridato al complotto, dicendo che c'è una manina dietro all'inchiesta, più che una manina ci sono delle fauci plurime peraltro!Non c'è nessuna manina, a parte di quelle di coloro che si acchiappavano gli appalti e poi gonfiavano i costi milionari a spese dello Stato, ci sono proprio telefonate in cui si spiega come si fa a gonfiare i costi.
Spesso anche in barba a Bertolaso, quindi si era allevato intorno una banda di ladri che poi gliela facevano anche sotto il naso, gli avevano preso la mano e su questo lui ha dovuto riconoscere che qualcosa è andato storto, che forse aveva accentrato troppo il potere e poi non riusciva più a controllare tutto dal centro, perché ha dovuto fare queste parziali ammissioni, naturalmente dicendo: è colpa loro, al massimo la mia è una culpa in vigilando che già basta ed avanza per andarsene a casa, perché ha dovuto fare queste parziali ammissioni? Perché ci sono le intercettazioni telefoniche e quando stai davanti a un'intercettazione telefonica, non puoi dire: non è vero, devi fare i conti con quello che c'è nell'intercettazione telefonica, basta che leggiate le intercettazioni telefoniche e capite benissimo perché questa classe politica marcia le vuole abolire prima di fare la fine della Prima Repubblica, perché? Perché è l'autoscatto, è la foto di gruppo con l'autoscatto l'intercettazione telefonica, è quello che fanno visto in diretta, quindi Bertolaso ha dovuto ammettere che qualcosa è andato storto, ma che lui naturalmente non ne sapeva niente, perché se l'avesse saputo l'avrebbe impedito e si rimprovera di non averlo impedito perché non se ne era accorto perché era troppo indaffarato appresso alle catastrofi, ai grandi eventi che sono stati accomunati, non si sa bene perché o forse si capisce il perché.
Perché se il grande evento viene accomunato alla catastrofe, anche lì gli appalti vengono dati a trattativa privata, a affidamento diretto, senza gara pubblica e quindi si possono dare più facilmente agli amici e ai parenti!
Su Il Fatto noi abbiamo fatto uno specchiettino, lui non ne sapeva niente, Bertolaso scarica su altri lo scandalo, ma come non ha fatto a vedere la rete di affarismo intorno alla protezione civile, sesso, nepotismi, scambi di favore e non solo e qui c'è una serie di nuvolette che lo circondano, lui è Bertolaso, poi c'è il suo vice, Angelo Balducci, che è un uomo potentissimo, è un uomo molto addentro nel Vaticano, è l'uomo che ha fatto nominare, si dice Gentiluomo del Papa Gianni Letta, poi c'è la moglie di Balducci che si chiama Rosanna Tau, poi c'è il figlio di Balducci che si chiama Filippo, la Signora Balducci porta alla Signora Vanessa Pascucci che è la moglie di Anemone che è uno degli appaltatori, uno di quelli che prendono gli appalti della Maddalena e che spiega come si fanno a gonfiare i costi di questi appalti e che poi si dedicava insieme a suo cognato, credo Rossetti si chiamasse, che i giudici definiscono il lenone, che è un termine che ricorda Plauto, vuole dire Pappone, organizzava i festini osé in un centro massaggi benessere della Via Salaria, di cui Bertolaso era socio, ma quando andava a fare certi festini, pare che glielo chiudessero, in modo che ci fosse soltanto lui e in una di queste notti fatidiche, mentre il Tevere stava esondando, Bertolaso era lì con una ragazza, gli altri fuori che aspettavano, il centro benessere chiuso tutto per lui e lui alla fine ha perso un po' di tempo perché non riusciva più a trovare una porta aperta e quindi è rimasto prigioniero all'interno per un po' di tempo.
Quindi Balducci, il vice di Bertolaso l'uomo del Vaticano, moglie che porta a quella di Anemone e che sono legate a una società cinematografica, perché? Perché uno dei figli di Balducci fa pure l'attore, la Rt Film, poi c'è il figlio l'altro, di Balducci che è collegato anche lui con Anemone e con il Salaria sport Village di cui vi dicevo prima, dopodiché ci sono i parenti di Bertolaso e di sua moglie, la moglie si chiama Gloria Piermarini, il fratello della Signora Bertolaso Piermarini in Bertolaso si chiama Francesco e è un tizio dalle multiformi fortune perché Francesco Piermarini oltre a essere un celebro golfista iscritto all'albo d'oro del golf club, fa varie professioni, si occupa di varie questioni, si occupa di rifiuti, di immobiliare, di organizzare eventi cinematografici, fa il produttore, naturalmente con i contributi del Ministero dei beni culturali, non sia mai, per pellicole di grandissimo richiamo, perché sicuramente avrete sentito e visto anche più volte film come Il Servo Ungherese o Ladri di Barzellette.
Questo Ing. Piermarini con questo curriculum e soprattutto con questo cognome e con questa sorella e con questo cognato, Bertolaso, è diventato il factotum dei lavori della protezione civile per il grande evento del G8 della Maddalena, il cognato di Bertolaso, dopodiché completano l'opera altri personaggi, noi ne abbiamo citati 2: che sono i fratelli Calvi, uno è l'attivatore del G8, sapete che ci sono questi nomi del burocratese che sono meravigliosi, per esempio ci sono gli attivatori, questo è un attivatore dei lavori al G8 della Maddalena e è un altro strettissimo collaboratore di Bertolaso, alla pari per intimità con Balducci e Piermarini, è il terzo dell'Ave Maria, Gianmichele Calvi.
Suo fratello Gianluca Calvi, cosa ha fatto? Ha rilevato, guarda caso, la società decotta, quella delle protesi sanitarie di Tarantini, cosa c'entra Tarantini? Non è quello della D'Addario, è il pappone delle escort che venivano portate a Palazzo Grazioli e non solo, è il fornitore di protesi alle A.S.L. della Puglia, quindi è l'uomo che prestava le ragazze per i servizietti non solo al Presidente del Consiglio, ma anche al Vicepresidente della Giunta Vendola Frisullo, dalemiano, Tarantini a un certo punto con lo scandalo ha delle difficoltà, l'azienda va male, chi la rileva pagandola molto, molto, molto bene, il fratello del braccio destro di Bertolaso, Gianmichele Calvi è il braccio destro di Bertolaso, Gianluca Calvi è quello che rileva la società delle protesi.
Capite che qua abbiamo Euro Centre che è l'organismo della protezione civile presieduto da Calvi, il referente di Bertolaso e il famoso progetto Case de L'Aquila, la ricostruzione del dopo terremoto e poi diventa soggetto attuatore, questa è un'altra meravigliosa definizione del burocratese della protezione civile, del G8 della Maddalena che subentra a altri due uomini di Bertolaso che sono Balducci e De Santis, il fratello di questo Calvi, tramite la Mimex Spa, compra per 300 mila Euro la società di Tarantini Tecno hospital quella delle protesi, dopodiché naturalmente voi sapete, che Tarantini aveva avvicinato Berlusconi allettandolo con le sue ragazze, perché aveva progettato di passare dalle protesi e dalle A.S.L. che gli andavano strette in Puglia, al grande giro nazionale, di buttarsi nella protezione civile, infatti Berlusconi gli aveva fatto conoscere Bertolaso, che pare partecipasse a alcune delle cene a Palazzo Grazioli, le famose cene allietate da presenze femminili.
Poi c'è questo Anemone, l'abbiamo già nominato, è titolare di un gruppo romano, periferia di Roma che ha vinto questo appalto per il G8 della Maddalena per 78 milioni di Euro, poi abbiamo suo fratello che si chiama Daniele e che è nel Consiglio di Amministrazione di un'altra Società che si chiama Cos sport e che ha vinto l'appalto per lo stadio centrale del tennis al Foro Italico, anche il Tennis grande evento improvvisamente capitato tra capo e collo al povero Bertolaso.
Poi abbiamo le mogli di Anemone e di Balducci, Vaticano, gentiluomo del Papa, Bertolaso che stanno insieme nella Rt Film, società che produce i film, poi abbiamo altre società che troverete su Il Fatto, perché si è parlato di sesso a un certo punto? Si è parlato di sesso perché una delle merci di scambio per entrare nelle grazie di Bertolaso e dei suoi collaboratori, secondo l'accusa, anzi no qui si dice: secondo l'accusa ma non è corretto, l'accusa è il Pubblico Ministero, qui ci sono arresti disposti dal G.I.P. , quindi secondo il giudice terzo, un giudice prudentissimo, è il giudice Rosario Lupo che quando faceva il G.I.P. a Milano, incredibilmente prosciolse in udienza preliminare Berlusconi, Previti, il giudice Metta, Pacifico e Acampora per la tangente Mondadori, una sentenza talmente prudente che poi è stata completamente ribaltata in appello e in Cassazione dove sono stati tutti condannati a parte Berlusconi che ha avuto la prescrizione, quindi stiamo parlando di un giudice assolutamente prudente, quindi non secondo l'accusa, secondo il giudice terzo Rosario Lupo, la merce di scambio erano non solo soldi in contanti, non solo favori in natura intesi come mobili d'arredamento, divani, auto di lusso, viaggi gratis su aerei privati, fuoriserie con autista gratis, personale di servizio gratis, benefit di ogni genere, vacanze in posti ameni senza pagare il conto, ma anche prestazioni sessuali di apposite escort, massaggiatrici, prostitute, uno dice: chi se ne frega, facessero quello che vogliono, assolutamente d'accordo, a nessuno deve interessare con chi vanno a letto questi signori, a meno che quelle con cui vanno a letto non le paghiamo noi, allora questo diventa un problema nostro!
Già ai tempi di Tangentopoli il Giudice Davigo ricordava che un famoso Ministro, non faccio il nome, veniva da Venezia e non era Brunetta perché stiamo parlando della Prima Repubblica, era solito giacere non con una, ma con due donne per ogni notte e i giudici gli fecero i complimenti quando la cosa venne fuori dai verbali e poi gli chiesero: scusi ma perché le faceva pagare a noi? Il problema non è con chi vanno a letto questi, affari loro, il problema è perché le dobbiamo pagare noi? Perché alla fine della fiera le pagavamo noi, questo è quello che emerge chiaramente, se io ti faccio andare gratis con una prostituta e poi te la pago io, vuole dire che io in cambio avrò dei favori, perché? Perché altrimenti non c'è motivo per cui non te la debba far pagare e i favori chi me li fa? Un pubblico ufficiale, un pubblico amministratore, dando a me degli appalti che magari senza quei favori darebbe a qualcun altro a prezzi inferiori, senza consentirmi di gonfiare i costi chiudendo un occhio o magari di costruire delle cose che non sono capace a costruire o delle cose che altri costruirebbero meglio di me!
 
"Massaggi" coi soldi nostri
 
Quindi vedete che bisogna fare un certo giro, non è il reato classico nel quale c'è un ladro che deruba tizio per cui il ladro commette il reato e tizio è la vittima, qui la vittima è diffusa, le vittime siamo tutti noi di un sistema del quale non ci rendiamo conto perché?Perché è più complicato andare a risalire al perché di certi costi di certe opere utili o inutili, poi si andrà a vedere, sono tutte inutili quelle della Maddalena naturalmente, alla Maddalena non hanno mai avuto bisogno di nulla di quello che è stato fatto, tanto meno di un Hotel a 5 stelle con vista sui tir che sfrecciano sulla statale davanti in un posto come la Maddalena sono riusciti a fare un hotel a 5 stelle con i tir che gli passano davanti, bisognerebbe fucilare chi ha avuto questa idea, non perché rubava, ma semplicemente per avere progettato una cosa così scriteriata e gli gliel'ha permesso? Se si leggono le intercettazioni, si capisce perché questi potevano fare quello che volevano, anche le cose più assurde, adesso le ultime novità sono che hanno sbagliato a costruire una piscina o più piscine e le hanno fatto storte, in un altro senso, non funzionavano, come ai tempi dei mondiali di Italia '90, quando fecero lo stadio di Genova che era troppo basso rispetto agli spalti, per cui dagli spalti non si vedeva la porta, il terzo anello di San Siro è un problema ancora adesso chi va al terzo anello di San Siro in curva deve sporgersi per vedere la porta sottostante, perché fanno così? Fanno così perché si inventano urgente che non ci sono, arrivano all'ultimo momento e dicono: c'è la fretta dobbiamo fare tutto in fretta e si fa come si può! E lo facciamo fare dal primo che troviamo sulla strada, che naturalmente o è tuo parente o è tuo amico, questo è il sistema, al di là poi dei dettagli che andrete a trovare, anzi vi raccomando domani mattina Il Fatto, ci sarà un inserto speciale con verbali semplicemente strepitosi da quello che ho saputo poco fa in redazione, quindi tenete d'occhio.
Questo è un po' il fatto, quindi questa è la ragione per cui si è parlato del sesso, non per invadere la privacy del sant'uomo San Guido Bertolaso Vergine e Martire del quale non ce ne importa niente, perché se fosse vero che è quel salvatore della patria, potrebbe andare a fare quello che gli pare la notte nel relax etc., il problema è che qui c'è il sospetto e il giudice ce l'ha e lo scrive e è per questo che è indagato, non solo che non abbia controllato, ma che abbia lasciato fare e lasciato andare questo andazzo, ben sapendo quello che accadeva sotto di lui, intorno a lui e dietro di lui, perché poi veniva ricompensato o con queste signorine, oppure con denaro contante, non c'è la foto, ci sono alcuni indizi di almeno una persona che ogni volta che lo doveva incontrare, si premuniva di rifornirsi di migliaia di Euro in contanti, non sappiamo se glieli portava, certo è strano che quando devono incontrare il tizio cerchino affannosamente del denaro contante, bisognerà verificarlo, ma è questa la ragione per cui Bertolaso è indagato, non perché è bravo, non perché crea invidia, non perché la sinistra ce l'ha con Bertolaso, a parte che la sinistra non ce l'ha con Bertolaso, visto che Bertolaso lavora da 14 governi consecutivi con Palazzo Chigi, quindi figuratevi, non so se avete notato ma tra gli arrestati c'è un fedelissimo di Rutelli e dubito che Rutelli abbia ancora proferito verbo su questa faccenda da una settimana a questa parte, quindi ce ne è per tutti come al solito, è trasversale, gli indagati al telefono si preoccupavano non dell'opposizione, non ci sono telefonate in cui dicono: stiamo attenti perché altrimenti se ne accorge il PD, dicono al telefono che sta facendo L'Espresso? Che sta facendo Annozero? Report? Erano preoccupati da alcune residuali schegge impazzite dell'informazione italiana che ancora si stavano occupando degli scandali della protezione civile.
Poi si preoccupavano di controllare la Magistratura, tant'è che pare, dall'accusa del Giudice Rosario Lupo che avessero trovare un Procuratore aggiunto a Roma, disponibile quantomeno a passare notizie, lui dice che non è vero, vedremo, ma secondo i magistrati, aspetto di vedere gli elementi, certo non mi meraviglierei perché lo stesso Procuratore Toro che abbiamo già ritrovato nel caso Unipol, anche se ne era uscito assolto, prosciolto, e è lo stesso Procuratore che nel libro di Gioacchino Genchi appare in rapporti affettuosissimi e frequentissimi telefonici, almeno, con soggetti che erano indagati non solo dalla sua Procura ma in certi casi addirittura da lui e che si è dedicato con grande passione a aprire un'inchiesta di cui ancora non si è capito il fondamento, proprio a carico di Gioacchino Genchi, staremo a vedere ma è interessante, per questo l'ho citato, non per anticipare giudizi perché non mi interessa, che non erano preoccupati quelli della banda dei Bertoladri dell'opposizione politica, erano preoccupati di possibili magistrati o giornalisti che ancora facciano il loro mestiere e questo devo dire per chi fa il giornalista è incoraggiante perché vuol dire che non ci siamo ancora ridotti tutti quanti al silenzio, a 90°, c'è ancora qualcuno di noi che spaventa questi signori, questo lo trovo motivo di speranza insieme al fatto che c'è ancora qualcuno che ha paura dei magistrati, vuole dire che ci sono ancora magistrati che fanno paura e questo naturalmente visti chi sono che ne hanno paura, è altrettanto incoraggiante.
Aggiunto un'ultima cosa, alcuni dei personaggi che vengono fuori da questa inchiesta, non sono nuovi, qui noi siamo nel paese che non digerisce mai nulla, che rumina tutto, che mangia, deglutisce, vomita, rimangia, deglutisce, ma non digerisce mai, per cui abbiamo sempre questi che ritornano fuori e passano da un'inchiesta all'altra, magari a distanza di anni e si scopre che quello che si era scoperto su di loro nell'inchiesta precedente non solo non è bastato per metterli da parte, ma ha fatto fare loro carriera perché magari sono stati zitti e quindi hanno salvato qualcuno e adesso lo ricattano.
Uno dei punti fondamentali che riguardano Bertolaso è la sua eventuale ricattabilità, come al solito per quegli incontri al centro massaggi molto esclusivi. Per esempio uno di quelli che vengono fuori è un certo Valerio Carducci, scrive Statera su Repubblica "oltre all'ormai nota dinastia degli Anemone, quelli di casa dal gentiluomo di sua Santità Angelo Balducci che collaborò con il Cardinale Crescenzio Sepe per il Giubileo del 2000, troviamo per citarne qualcuno il toscano Valerio Carducci, già coinvolto nell'inchiesta "Why not" Del PM De Magistris, il quale avendo perso l'appalto del Teatro per la musica di Firenze, fu ricompensato da Balducci, rinunciando a un ricorso al Tar, si garantì l'appalto dell'albergo della Maddalena per i capi di Stato e di governo il cui costo è lievitato da 59 a 73 milioni. Il progettista di Carducci è l'arch. Marco Casamonti, già balzato agli onori delle cronache nelle vicende giudiziarie fiorentine che nascono dall'inchiesta su Castello e che terremotarono la Giunta e il Sindaco di centro-sinistra Leonardo Domenici per la destinazione dell'area a nord della città di proprietà di Salvatore Ligresti".
Casamonti in una telefonata - questa è la ragione per cui c'è l'inchiesta a Firenze, perché parte di lì - dell'agosto 2008 si compiace: ci hanno chiamati per dare una mano per i progetti del G8 alla Maddalena perché sono nella cacca più nera. E poi il Casamonti si vanta col suo capo, Carducci, di essere in grado di far lievitare i costi anche di 70 milioni, è lui, non è Anemone mi sono sbagliato prima.
 
I furti autorizzati
 
Niente di tutto ciò sapeva la protezione civile con i suoi potenti mezzi prima di affidare appalti emergenziali, chiede Statera. Per le opere dei mondiali di nuoto di Roma, molte delle quale non realizzate o non completate, scesero in campo tutti i grandi gruppi da Francesco Gaetano Caltagirone a Pierluigi Toti, da Leonardo Caltagirone a Parnasi e oltre agli Anemone per il polo natatorio di Pietralata anche la Cogei di Roberto Pietrassi, altra vecchia conoscenza. Pietrassi l'aveva già beccato Henry Woodcock. Vedete che tutti i magistrati che sono stati individuati come devianti in questi anni, come al solito ci avevano visto giusto, De Magistris si era già occupato di Carducci e Woodcock si era occupato di Pietrassi, chi era? Era quello che in una famosa telefonata diceva a un suo amico: o ti chiami ladro o ti chiami poveraccio, sono due le cose, noi abbiamo una forma di rubare che è autorizzata sotto certi casi e quegli altri invece sono ladri perché rubano le mele al mercato e vanno in galera. A noi è più difficile che ci mettano in galera, infatti io ho attraversato tutta Mani Pulite e Mani Pre-pulite, le ho passate tutte, sono stato il più grosso gruppo di Roma, in galera non ci sono mai andato, né sono stato incriminato perché le cose sono abituato a farle per bene.
Rubare autorizzato sotto certi casi, questa è la sua tecnica, il furto autorizzato. E' un'innovazione degli ultimi anni: è quando si cambiano le leggi per autorizzare certi comportamenti illegali e rendere l'illegalità legale, devo dire meno male che ci sono ancora queste telefonate, perché così almeno ci possiamo deliziare con questi capolavori dialettici.
Vi invito veramente a seguire ancora nei prossimi giorni su Il Fatto o su altri giornali quello che succede perché sono abbastanza convinto, come Paolo Mieli ha detto ad Annozero che questo scandalo potrebbe essere paragonabile a quello che diede il via a Tangentopoli. Qui ci sono in discussione che stanno tremando, poteri ancora più importanti di quelli che stanno dietro o sotto Berlusconi, nel senso che questi sono personaggi da Bertolaso a Valducci che hanno rapporti molto importanti con poteri ancora più inossidabili e intoccabili di quelli berlusconiani, qui stiamo parlando di Gianni Letta, di Vaticano, di santuari che magari possono anche fare a meno di Berlusconi, ma di questi altri personaggi qua molto meno. Quindi non è che ironia della storia il fatto che proprio dopodomani si ricorra il 18° anniversario dell'arresto di Mario Chiesa, infatti mercoledì il 17 febbraio uscirà insieme a Il Fatto un inserto speciale su Mani Pulite.
 
Concludo raccomandandovi, per quelli che amano la satira censurata e credo che in un posto come questo non si possa non amarla, visto che siamo in casa Grillo, insieme a Il Fatto da oggi è in distribuzione, domani troverete la presentazione sul nostro giornale, Decameron che è lo spettacolo censurato da La 7 di Daniele Luttazzi, che quest'ultimo ha portato a teatro e anche quello naturalmente è stato censurato perché non è mai stato trasmesso da nessuna parte, è un inedito assoluto. Luttazzi porta a teatro ciò che non ha potuto fare a La 7, quando fu mandato via con la scusa di una frase su Giuliano Ferrara e sulla Santanché, mentre tutti sanno che non era per quello, ma era perché si apprestava a occuparsi del Vaticano e di satira sulla religione e anche su alcuni fronti della politica che vedrete. Decameron lo trovate insieme a Il Fatto Quotidiano.
 
E dato che ogni tanto segnaliamo i libri, questa settimana mi permetto di segnalarvene uno che è una specie di racconto dell'ultimo anno più devastante della nostra storia, il 2009, si chiama "Annus horribilis", è un libro scritto da Giorgio Bocca che ho intervistato proprio l'altro giorno per Il Fatto, ve lo suggerisco perché non c'è soltanto il Giorgio Bocca pessimista e catastrofista, ma c'è anche un Giorgio Bocca che intravede alcuni barlumi di speranza per l'Italia e nell'intervista mi ha detto che la sua unica speranza, il suo unico elemento di ottimismo è il popolo Viola che ha manifestato il 5 dicembre a Roma!
 
Passate parola e ci vediamo lunedì!