Val di Susa: i NO-TAV resistono e contrattaccano

 
Comitato NO-TAV Torino
 
17 febbraio 2010
 
Alle 2 di notte (consueto copione) viene portata una nuova trivella nei pressi di Susa-Coldimosso, sotto il cavalcavia della SS24 che supera l'autostrada A32 (provenendo da Bussoleno: 1,5 Km prima del presidio all'autoporto). Il sondaggio è S72, programmato per 30 m. di profondità e una settimana e mezza di durata. Alcune decine di NO-TAV assistono all'insediamento notturno: viene tagliato il guard-rail per realizzare uno svincolo temporaneo ad uso dei mezzi dei "protettori in divisa".
La sera, alle 18, l'assemblea del presidio-autoporto decide la solita visita di gruppo alla trivella in azione. Alle 19,12 circa iniziano cariche in sequenza della polizia: una signora viene ferita pesantemente alle braccia, alla fronte, al naso, al cuoio cappelluto; un ragazzo ferito in modo abbastanza grave viene trasportato all'ospedale; anche un altro giovane deve ricorrere alle cure del pronto soccorso.
 
Dettagli sui siti internet:
 

 
Ambientevalsusa
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17 febbraio 2010, Valle di Susa

C'è qualcosa di strano nell'attacco dei militi stasera contro i manifestanti nei pressi di Susa.
Innanzi tutto chiariamo un fatto: I telegiornali hanno già parlato di "antagonisti". Erano Valsusini. Perchè chi difende la valle è un Valsusino e rispetta le regole dei valsusini.
Da settimane i No TAV e la polizia si affrontavano di fronte alle trivelle che portavano avanti la "farsa Virano" dei sondaggi... un modo per ottenere qualche spicciolo da una sbadata UE, propensa a credere alle panzane circa "il tutto va bene in valle di Susa, adesso si dialoga". Sembrava che prefetto e politica avessero intenzione di tenere un "livello basso" ovvero piazzare le trivelle di notte, senza farsi notare, evitare lo scontro diretto con gli oppositori, che peraltro si limitavano a fare baccano e sberleffi, ma non hanno mai ecceduto in animosità.
Invece stasera è successo qualcosa di strano, come se fosse scattato un ordine superiore, un ordine che se c'è stato, può avere un'implicazione politica o una spiegazione economica. Magari non è stata neppure estranea alla cosa la visita di De Magistris, oggi, al presidio di Rivoli (non dimentichiamo che l'ex magistrato si occupa di bilanci e contributi UE).
L'implicazione dipende dal fatto che le elezioni si avvicinano ed il comportamento dei militi può anche spostare voti da uno schieramento all'altro... Se è vero che la differenza di voti tra i 2 schieramenti è di poche migliaia di voti, le botte cattive, esagerate, che hanno mandato all'ospedale 3 persone, di cui una molto grave, sono probabilmente in grado di spostare voti, più e meglio di uno SPOT elettorale, e senza nessuna "Par Condicio".
La spiegazione economica può anche legarsi con l'implicazione di cui sopra, ma non necessariamente. Si tratta della difficoltà dichiarata da Scajola recentemente circa il reperimento delle risorse necessarie a realizzare tutte le "Grandi Opere". Se dovessero abbandonare la Torino Lyon, almeno momentaneamente, dovrebbero avere un alibi migliore... magari dare la colpa ai valsusini, teste dure, che rischiano di creare problemi di ordine pubblico. Quale alibi migliore? Anche di fronte ai francesi, che potrebbero richiedere le penali, sarebbe un buon alibi.
E poi resta il fatto che nessuno ha ancora dimostrato che l'opera in questione sia tecnicamente realizzabile.
Certo, l'ideale per questi signori sarebbe prendere i 670 milioni di Euro, darne 1/3 alla Francia come da contratto, e chiudere la questione delle penali con i cugini, e magari contemporaneamente non dover restituire nulla all'Europa anche se non si parte perchè "l'opera viene solo rimandata" a tempi migliori... Forse per ottenere ciò bisognerà ancora fare un piccolo passo... cominciare il tunnel geognostico di Chiomonte, che poi un buco, se resta incompiuto, si sa sempre come riempirlo con un adeguato ritorno economico...
Insomma. c'è un solo problema... l'Europa a Bruxelles sarebbe meglio che non venisse a sapere degli scontri, dei feriti, e se ci sono sono stati sono solo degli squatters, autonomi, gente che vagabondava, cattivi Blak Blok con il passamontagna nero calato fin sugli scarponi, infatti non li abbiamo manganellati, sono inciampati nel passamontagna... Oppure troveranno un'altra scusa. A pensarci bene Virano potrebbe dire ai commissari che è stato uno spiacevole incidente, un manganello sfuggito ad un poliziotto sprovveduto mentre girava la polenta insieme ai manifestanti. Una sorta di incidente durante un happening tipico delle ospitali popolazioni valsusine, che si offendono se non mangi la polenta con loro. Forse alla UE lo prenderanno ancora una volta sul serio e tutto bene ciò che finisce bene.
Ditelo anche ai manganellati ed al ragazzo in ospedale... Tanti auguri ai feriti, speriamo bene, e per quello che riguarda le "forze dell'ordine", mentre tornate a Torino, fate un giro nei paesi, prendete a manganellate qualche ladro, qualche deficiente che viaggia ubriaco, qualche spacciatore, così almeno visto che Vi paghiamo noi e non Virano, fate anche un pò del lavoro che "state lasciando indietro" a causa delle amate trivelle della compagnia VCBS (Virano-Chiampa-Bresso-Saitta).

E dire che tutto era cominciato così: video e commento

 
 
Valsusa NO-TAV
valsusanotav@pattomutuosoccorso.org
 
Coldimosso-Chianocco, 18 febbraio 2010
 
Con "palle" si possono intendere più cose. "Palle" intese come "palle di neve" e "palle" intese come bugie.
Ma partiamo con ordine: nel pomeriggio di ieri parte dal presidio un corteo di 300 persone che si dirige al cantiere dove è installata la trivella. Sul sito, ad attendere il corteo, centinai di uomini antisommossa. E qui partono le prime "palle": quelle di neve. Quelle a cui giocano i bambini di tutto il mondo. Palle lanciate a uomini coperti da caschi, scudi, giubbotti imbottiti…possibilità anche solo di fare un graffio, uguale a zero. Fastidio sì, ma questo è il minimo che si possono aspettare.
La loro risposta alle palle di neve è una carica violenta. A terra rimane un ferito gravissimo, Simone, che sta lottando all'ospedale e a cui va tutto il nostro incoraggiamento; e due gravi, tra cui una signora non più giovane a cui hanno rotto setto nasale, braccia e ferito la testa . Oltre a decine di persone con lividi ed ematomi vari. I giornali riportano che tutto è nato da lanci di pietre ed urina da sopra un cavalcavia, senza sapere che il cavalcavia, dal momento che è stata installata la trivella, è stato occupato dai militari e i loro mezzi. Pertanto, o erano loro a tirare pietre ed escrementi sui loro colleghi sotto, oppure raccontano "palle". Ma la verità è che comunque, sia nel pomeriggio sia la sera, non erano presenti giornalisti, se non quelli locali, pertanto, i primi a raccontare "palle" sono le forze dell'ordine che passano le veline ai giornali.
Comunque la risposta di una popolazione indignata e scioccata arriva in serata. Mentre la trivella installata ieri a mezzanotte (doveva lavorare una settimana e mezza) viene smontata e portata via, la gente inizia ad invadere le strade. A S.Antonino dalle 21.00 viene bloccata la linea ferroviaria Torino-Modane per circa 2 ore. A Chianocco vengono bloccate le due statali e l'autostrada. L'intenzione è impedire il passaggio dei mezzi militari per la Valle. Verso le 22.00 la colonna che ha riportato la trivella nel ricovero entra in autostrada fino ad arrivare davanti ai manifestanti. Ma capiscono che da lì non si passa è sono costretti a fare dietrofront. Poco dopo tocca alla statale. Ma anche da lì sono obbligati a tornare indietro tra le urla e le palle di neve di una popolazione ormai esasperata: esasperata dalla militarizzazione continua, dalle trivelle notturne, dalla violenza delle forze dell'ordine e dalle "palle" che giornali e tv raccontano.
Ma le prime palle e le più pericolose, perché ci hanno portato a questa situazione, sono quelle di Virano: silente ormai da giorni, vorremo chiedergli di questa Valle di Susa "pacificata" e di sondaggi che vanno avanti "senza problemi".Chissà se avrà il coraggio di dire che si è sbagliato e di fermare questa inutile farsa.
Noi aspettiamo. E naturalmente non indietreggiamo di un millimetro.