Il "buon governo" del territorio in Toscana

 
I personaggi L'inchiesta
"Urbanistica a colpi di favori" 17 indagati nel Mugello
Tra loro l'assessore regionale Cocchi e il consigliere Parrini
di Franca Selvatici
 
LA REPUBBLICA  Edizione FIRENZE   -   4 febbraio 2010   pag. II

CAMPI Bisenzio, Firenze, Montespertoli, Barberino di Mugello. Non si fermano le inchieste che mettono sotto accusa la gestione del territorio da parte di amministratori targati Pd. Ieri è stata la volta di Barberino, comune mugellano di poco più di 10 mila abitanti, interessato da grandi lavori pubblici come la variante di valico e la terza corsia dell'Autostrada del Sole, e ora investito da un'inchiesta nella quale si ipotizzano i reati di abuso d'ufficio, corruzione, falso, peculato. Su mandato del pm Leopoldo De Gregorio, gli investigatori della polizia stradale hanno eseguito ieri 17 perquisizioni, notificando altrettanti avvisi di garanzia all'ex sindaco Gian Piero Luchi, all'ex vicesindaco e assessore all'urbanistica Alberto Lotti, all'assessore regionale alla cultura e commercio Paolo Cocchi (che è stato sindaco di Barberino dal '90 al 2000), al consigliere regionale Gianluca Parrini, all'ex assessore comunale al commercio Daniele Giovannini, (tutti Pd), all'ex responsabile ufficio gestione del territorio, architetto Paolo Pinarelli, al geologo della Regione Eneo Host, all'architetto della Provincia Davide Cardi, al geometra Giovanni Guerrisi, al fratello dell'ex sindaco Luca Luchi, agli imprenditori Alessandro Lenzi, Danilo Cianti (Mugello Lavori) ed Elvio Ciolli (Cielo Immobiliare). L'indagine, partita da una serie di esposti sullo spostamento del casello autostradale e su presunti favori nei confronti dell'outlet realizzato dagli imprenditori Fratini, ha portato alla luce - secondo le accuse - «una "pluralità di centri di interesse" operanti su Barberino, il cui unico tratto comune è rappresentato dalla strumentalizzazione delle scelte urbanistiche, così da piegare il concreto assetto del territorio a specifici fini egoistici».
L'ex sindaco Gian Piero Luchi è indagato per abuso d'ufficio con suo fratello Luca, con l'ex vicesindaco Lotti e con l'architetto Pinarelli: avrebbe favorito il fratello nella lottizzazione di Sottocastello. L'imprenditore Alessandro Lenzi sarebbe stato a sua volta favorito da Lotti (suo grande amico)e Pinarelli per lo scambio fra due aree. L'ipotesi di accusa per tutti e tre è corruzione.
Paolo Cocchi è indagato con Lotti e con l'imprenditore Danilo Cianti per abuso d'ufficio: secondo la procura, Cianti sarebbe stato favorito nella scelta della discarica di Prugnana, destinata ad accogliere terre e rocce di risulta dei lavori di Autostrade. Il consigliere regionale Gianluca Parrini è indicato come altro attivo favoreggiatore di Cianti, che avrebbe aiutato nella sua ricerca di autorizzazioni per l'apertura di nuove cave e messo in contatto con l'architetto della Provincia Davide Cardi (per tutti l'ipotesi è abuso d'ufficio). Cianti a sua volta è sotto inchiesta per corruzione del geologo regionale Eneo Host. L'ex assessore Daniele Giovannini è indagato per abuso d'ufficio per favori alla società Bahia, che gestiva una spiaggia attrezzata sul lago di Bilancino. Elvio Ciolli è indagato con il fratello Bruno (ex geometra dell'urbanistica di Firenze) per una presunta corruzione di Lotti. Il quale, con l'architetto Pinarelli, è sotto inchiesta per abuso d'ufficio per il canale preferenziale che sarebbe stato riservato al progetto di ampliamento dell'outlet di Barberino, realizzato da una società degli imprenditori Fratini. L'outlet - grande pomo della discordia, fonte di ricchezza per molti e di impoverimento per altri - è uno dei grandi protagonisti dell'indagine che, avviata oltre due anni fa,è rimasta bloccata per9 mesi in attesa di una decisione del gip (che ha infine respinto 5 richieste di arresti domiciliari) ma prosegue per l'accertamento di altri presunti illeciti.



Intercettazioni/1
"Gian Piero, questo è un comitato d'affari"
I dubbi del capogruppo all'indomani dell'assemblea costituente del Pd
(F.S.)
 
LA REPUBBLICA  Edizione FIRENZE   -   4 febbraio 2010   pag. III

«GIAN Piero ciao, sono Tiziano». E' il 28 gennaio 2008. Tiziano Zazzeri, capogruppo consiliare del «Centro Sinistra per Barberino», chiama il sindaco Gian Piero Luchi per commentare il voto per l'assemblea costituente del Pd. «Volevo fare con te una riflessione su ieri sera, sul voto, Gian Piero... Hai saputo un pochino i risultati delle comunali?» Luchi: «Ho saputo? Ho fatto lo scrutinio fino alle due». Zazzeri: «Ah, ecco. Allora t'avrai visto quale l'era il giochino. Allora... a casa mia i comitati d'affari, Gian Piero, mi stanno... guarda è una cosa... c'ho il mal di stomaco da quando l'ho saputo». Luchi: «Sì, ma guarda, non è un problema del comitato d'affari, eh, è un problema che i giovani hanno fatto un bel lavoro e hanno eletto...». Zazzeri: «No, un'è mica per quello. Io parlo di come era lo schemino della Margherita, capito... Qui abbiamo il Lotti assessore all'urbanistica, il Guerrisi geometra con interessi sul territorio, il suo zio costruttore e la sua fidanzata Salemi in una agenzia immobiliare a Barberino. A casa mia queste cose qui diventano molto pericolose all'occhi della gente, Gian Piero». Luchi: «Eh, lo so. Ma, questo e bisogna essere svegli noi». Zazzeri: «Eh, svegli? Cioè, ma, eh ragazzi! Ma che segnale si dà?». Luchi insiste: «I giovani hanno fatto un bel lavoro». Zazzeri non è convinto: «Sì, ho capito, però il segnale forte che viene dall'analisi di questo voto e c'è: traspare come il sole che c'è un comitato d'affari che ha evidentemente interessi forti su quello che è il piano regolatore, l'urbanistica futura, lo sviluppo urbanistico...». Luchi: «No no, mi dispiace ma io non lo leggo così». Zazzeri: «Speriamo che mi sbaglio, speriamo che mi sbaglio... spero e t'abbi ragione, Gian Piero, e c'ho il mal di stomaco, ti dico la verità». Il partito democratico di Barberino non era ancora nato, il 23 gennaio 2008, ma la Mugello Lavori aveva già deciso di finanziarlo con un assegno di 1.000 euro. Il vicesindaco Lotti e l'avvocato Gianluca Poli sono in imbarazzo. «C'abbiamo un assegno da 1.000 euro intestato al partito democratico di Barberino», annuncia l'avvocato: «Lo tengo, ci fo i' foco?... bisognerà un po' capire come fare, insomma». Lotti: «Noi bisogna trovare una soluzione... perché qui, ragazzi, se un si riesce a diventare un partito giuridico... per incassare va aperto un conto corrente». Danilo Cianti (Mugello Lavori) sembra un fan del Pd. Il 9 aprile 2008 scherza con Claudio Corbatti, sindaco di Firenzuola, che chiama «mio comandante» o «comandante di tutta la montagna»: «Dovrai prendere la residenza qui a Barberino. Se il Partito Democratico vorrà decollare dovrà prendere un uomo come te a Barberino, si fa un comune in cima alla Futa che comanda Firenzuolae Barberino... lo propongoa Paolo (Cocchi)». Il 18 aprile 2008 il consigliere regionale Gianluca Parrini, dopo aver assicurato a Cianti di aver visto «quelle persone», di aver «sistemato tutto» («mi ero fatto anche tutto i' compitino a casa»), annuncia: «E ora vo a fare i' deputato europeo... l'anno prossimo». Cianti: «Bravo, questo mi piace». Parrini: «Mi candido alle Europee... che hai capito?». Cianti: «Bravo, così vengo anche io, vai». Parrini: «E mi ci vuole 80.000 preferenze in tutta... tra Toscana, Lazio e tutto il resto... ma insomma, penso di farcela, va bene?... Ciao, compagno».