I pasdaran dell'inceneritore
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori , venerdì 29 maggio 2009
I pasdaran dell'inceneritore
Su Metropoli del 15 maggio Andrea Barducci, attuale vice presidente della Provincia di Firenze, così parla dei ricorsi contro l'inceneritore: "Quella che i comitati hanno intentato al Tar è un'azione di disturbo di infimo livello, il colpo di coda degli ultimi pasdaran del "no" a prescindere". Naturalmente Barducci non ha i titoli per giudicare la qualità dell'azione giudiziaria (peraltro del WWF e non dei comitati); li ha invece per rispondere, sullo stesso tema, nel merito della azione amministrativa della Provincia. Tanto più che si presenta candidato Presidente e il puntuale rendiconto della sua attività e dei suoi intenti appare certamente indicato. Più dei toni liquidatori su una vicenda ancora lontana dalle conclusioni da lui sperate.
Prima domanda
La delibera del Consiglio Provinciale n. 22 del 11 febbraio 2002 , decise di effettuare la VIS (valutazione impatto sanitario) sull'inceneritore a Osmannoro, e stabilì che se negativa si sarebbe rinunciato all'inceneritore, "predisponendo soluzioni diverse per la gestione dei rifiuti".
La valutazione del sito, come noto, è stata negativa.
Non ritiene che lo spostamento a Case Passerini, area equivalente, infranga gli impegni assunti e giustifichi la convinzione di una scelta precostituita? Un "si all'inceneritore a prescindere"?
Seconda domanda
Lo spostamento dell'inceneritore a Case Passerini (che non conteggia i lavoratori e la comunità cinese) è stato deciso per il minor numero di abitanti e per le loro migliori condizioni di salute.
La salute è un bene fondamentale a cui tutti hanno pari diritto.
Ritiene gli argomenti della decisione accettabili per giustificare l'impianto a Case Passerini?
Terza domanda
La VIS (pag.47 I parte) afferma che nella piana "l'emissione di diossine aumentano notevolmente negli scenari futuri in ragione dell'inserimento dell'inceneritore" (vedi anche pag.268 seconda fase). La VIS fase III (pag.
7-8) afferma che i valori di emissione di diossine dall'inceneritore "non sono trascurabili sulla base di un necessario atteggiamento cautelativo" in considerazione della pericolosità delle sostanze e del loro accumulo nel
tempo. Circa trenta anni.
Non ritiene che la scelta di realizzare l'impianto sia in contrasto con le esigenze di tutela della popolazione attuale e delle generazioni che in futuro abiteranno la piana?
Quarta domanda
La VIS afferma che l'inceneritore emette materiale particolato PM 10 in quantità minime perché abbattuto dai filtri. Afferma però che l'impianto emette un gran numero di particelle solide di dimensione inferiore (da pm
2,5 in giù) che riconosce essere le più pericolose in quanto inalabili.
Questa circostanza non è valutata per gli effetti ambientali e sanitari dell'impianto. Ritiene che sia giustificata tale omissione e se si per quale motivo ?
Quinta domanda
I redattori della VIS, affermarono che sarebbe stato utile effettuare una stima del contributo dell'inceneritore alla emissione di polveri sottili (c.d. nanopolveri) . La provincia non ha approfondito la cosa dicendo che la
valutazione di impatto sanitario era "perfetta ed esauriente" (delibera Giunta P.202 del 31.5.2006).
Ritiene che questo modo di operare garantisca la salute delle popolazioni esposte o non denoti invece la volontà di realizzare l'inceneritore a prescindere dai suoi effetti sanitari più gravi ?
Sesta domanda
La VIS afferma che le stime " non considerano in quanto non sono disponibili, le informazioni necessarie " riguardanti le principali opere previste nello stesso territorio, che potrebbero avere un impatto ambientale
aggiuntivo sulle condizioni dell'area. (Vis fase III) .
Per quale motivo non sono state rese disponibili agli estensori della VIS le informazioni di cui denunciano la mancanza? In mancanza dei dati richiesti , come è possibile ritenere sufficiente lo studio?
Settima domanda
Il testo unico ambientale prevede che la Valutazione di impatto ambientale (VIA) dovrà esaminare "le principali alternative, compresa l'alternativa zero" e "verificare anche con riferimento alla localizzazione prevista dal
progetto, l'esistenza di eventuali elementi di incompatibilita'".
Nell'intervista a Metropoli del 15 maggio Lei afferma che l'inceneritore "non è in discussione" .
Lei ha dunque detto che la Provincia non terrà conto dei risultati della valutazione di impatto ambientale? Che la decisione è già presa "a prescindere" dalle norme di legge? Non ritiene che ciò che lei dice renda
non credibile, fin da ora, quel che dirà la VIA?
Ottava domanda
La Regione considera la Piana area critica per l'inquinamento atmosferico anche nelle previsioni a medio termine (pag.66 Segnali Ambientali in Toscana ed. 2006). I valori delle polveri sono riconosciuti al di sopra dei limiti di legge in tutti i comuni dell'area fiorentina. Studi di Università Italiane (studio Misa 2001 e 2004) e dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS 2006), dimostrano anche per Firenze un rapporto causa-effetto
tra livelli di inquinamento dell'aria e ricoveri ospedalieri e mortalità, senza una soglia sotto la quale non vi siano danni.
Non ritiene che questa situazione sia incompatibile con la previsione di un' altra fonte di inquinamento come l'inceneritore che la Comunità Europea ha definito di grande potenzialità inquinante a livello locale?
Nona domanda
La commissione tecnica incaricata dal comune di Campi Bisenzio e dai comitati di verificare le alternative all'inceneritore della piana ha dato interessanti risultati sulle alternative all'inceneritore. Ad esempio la possibilità in breve tempo di alte quantità di raccolte differenziate anche in città ; la diminuzione dei rifiuti fino al 15% con la raccolta domiciliare; il trattamento della parte residua del rifiuto senza incenerimento e l' avvio a discarica di rifiuti in quantità analoghe alle scorie degli inceneritori, con forte riduzione dei costi, etc.
Non ritiene tutti questi sistemi siano una valida alternativa all'inceneritore. E se no, per quale motivo?
Decima domanda
Lei è stato per diversi mandati un importante amministratore della piana fiorentina. Da alcuni mesi, i sindaci e gli assessori all'ambiente della piana vengono processati per non avere evitato gli attuali livelli di inquinamento atmosferico. Lei non è imputato.
Ritiene tuttavia di avere una corresponsabilità politica nella la attuale situazione ambientale in cui versa la piana fiorentina?
Ritiene che la sua carica pubblica la legittimi a imporre un rischio aggiuntivo ed evitabile alla popolazione della piana?
Diossine nei sedimenti del torrente
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori , giovedì 28 maggio 2009
Prelievi Arpat vicino all'inceneritore. La Provincia interviene
PIETRASANTA (Lucca) - L'ordinanza porta la data dell'8 maggio e la firma del dirigente del servizio ambiente. Il documento, che proviene dalla Provincia di Lucca, "ordina" a Veolia, società che gestisce l'inceneritore di Falascaia, di mettere in sicurezza il tratto del torrente Baccatoio che scorre accanto all'impianto. Nei sedimenti di quel torrente le analisi dell'Arpat hanno trovato tracce, oltre i limiti, di sostanze potenzialmente nocive, come le diossine e alcuni metalli pesanti.
La zona intorno all'impianto del Pollino è da tempo tenuta costantemente sotto controllo. Dalla Provincia, innanzitutto. E poi dall'Arpat, dall'Asl. E dalla Magistratura che, dall'anno scorso sul caso-Falascaia ha un'indagine aperta che parte dal presunto "taroccamento" dei dati sulle emissioni.
Le analisi a base dell'ordinanza sono state effettuate dall'Arpat. Che ha preso in considerazione cinque punti di prelievo sul Baccatoio: 300 metri a monte rispetto allo scarico dell'impianto, 130 metri a monte dello scarico in corrispondenza di due condotte provenienti dall'area dell'inceneritore, 100 metri a monte dello scarico, in corrispondenza dello scarico e 100 metri a valle.
I rilevamenti hanno ritrovato «livelli di contaminazione superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione [...] per quanto riguarda i parametri policlorodibenzodio
Termini scientifici che però, negli ultimi anni, sono diventati di pubblico dominio, "pietre dello scandalo" dei presunti inquinamenti dovuti all'inceneritore.
Il caso in questione, tuttavia, è assai particolare. I prelievi dell'Arpat, infatti, sono stati effettuati sui sedimenti del torrente. Questo significa che la contaminazione può risalire indietro nel tempo. Al punto che - proprio nell'ordinanza - si fa cenno ad ulteriori analisi tese «a definire il quadro ambientale residuo del tratto di torrente più a monte dell'area già indagata»: insomma, bisogna capire se ci sono altre cause dell'inquinamento, soprattutto per i punti più lontani dall'impianto.
Per quanto riguarda, invece, il tratto del Baccatoio che scorre lungo l'inceneritore e che è compreso fra i suoi due scarichi, il discorso è diverso: «è quello - spiega l'ordinanza - in cui i risultati analitici trasmessi dal dipartimento Arpat evidenziano la maggiore contaminazione» e questo fa ritenere che «il soggetto responsabile dell'evento di superamento e/o della potenziale contaminazione sia da individuare nel soggetto titolare dello scarico», ovvero la Tev controllata dalla multinazionale francese.
Sulla base di questi risultati la Provincia di Lucca (secondo quanto previsto dalle norme del testo unico ambientale) ha ordinato a Tev di provvedere alla "bonifica dei siti inquinati" per il tratto del torrente Baccatoio che scorre a fianco dell'impianto di termovalorizzazione
L'inceneritore di Acerra (Na) sfora i limiti delle PM10
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori
Per 17 volte, nei pochi giorni di funzionamento dell'inceneritore di Acerra (inaugurato il 26 Marzo), non ancora a regime, sono stati sforati i valori di Pm 10 consentiti dalla legge e sono state riscontrate nell'aria alte concentrazioni medie di Monossido di Carbonio e Idrocarburi Policiclici Aromatici. Il dato significativo è che il valore giornaliero di PM 10 non può superare i limiti di legge per più di 35 volte nel corso dell'anno civile.
E' questo quanto riscontrato dall'Agenzia regionale in una nota trasmessa all'Osservatorio Ambientale che dovrebbe informare la popolazione e che a quanto ci risulta non ha ancora pubblicato alcunché sul proprio sito né intrapreso alcuna iniziativa tesa a tranquillizzare le popolazioni interessate. Questa notizia segue di poche ore quanto appreso sempre dalla stampa e riguardante l'operazione della Guardia di Finanza nella sede della Fibe che, sebbene sotto processo per truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture continua a lavorare per il completamento dell'impianto.
L'inceneritore di Acerra resta un ferro vecchio che nessuno voleva, definito nel parere di compatibilità ambientale del 1999 "a tecnologia non particolarmente innovativa", emblema di un piano di smaltimento il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti, voluto a tutti i costi, sebbene non siano rispettate le prescrizioni dell'aggiornamento della valutazione di impatto ambientale dettate nel 2005 dalla Commissione ministeriale VIA tra cui quella, ritenuta fondamentale dalla stessa commissione che nell'impianto si bruciasse solo il CDR conforme alle normative e non il rifiuto tal quale come sta avvenendo.
Tutto ciò mentre decine di camion provenienti da tutta la provincia continuano a scaricare tonnellate di rifiuti "tal quale" non nell'inceneritore ma su un'area ritenuta dal Consiglio di Stato non idonea allo stoccaggio delle ecoballe. Altro che fine dell'emergenza rifiuti! Che fine ha fatto la raccolta differenziata? Si stanno forse esaurendo le discariche di rifiuti indifferenziati? Gli ex impianti di CDR, oggi chiamati STIR, continuano ad andare in tilt? E dove è finita la bonifica?
Non sarà la militarizzazione del territorio ed il congelamento dei diritti democratici costituzionalmente garantiti altrove tranne che in Campania, a zittire la protesta civile che in questi anni abbiamo portato avanti lasciando tracce in tutte le sedi, da quelle istituzionali a quelle politiche e religiose, alle testate giornalistiche nazionali e internazionali, perché domani nessuno possa accampare l'alibi di non sapere.
Un elementare principio, quello di "precauzione" imporrebbe di fermare immediatamente i test dell'impianto e fare una vera e seria Valutazione di impatto ambientale e contemporaneamente ogni indagine utile a tutela della salute dei cittadini!
Noi intanto continueremo a tenere alta la nostra attenzione e la nostra vigilanza, proprio in queste ore di campagna elettorale perché la politica si assuma le proprie responsabilità
"Comitato Contro il Mega Inceneritore di Acerra" aderente al Movimento Campano per Rifiuti Zero
Ancora tre omicidi sul lavoro
Sabato 30 maggio 2009 ore 10:00 corteo contro l'inceneritore di Albano (Roma)
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori
Tav, ecco il video del disastro annunciato
Pubblicato da Giovanni Sezione Perunaltracittà, TAV Firenze , martedì 26 maggio 2009
Comunicato stampa Per Unaltracittà
Tav, ecco il video del disastro annunciato
Prodotto dal "Comitato contro il sottoattraversamento" è a disposizione di tutti
Un film di animazione per informare i fiorentini sul progetto di sottoattraversamento TAV della città. Un'opera da un miliardo e mezzo di euro voluta dagli enti locali e che ha visto le cooperative "rosse" vincere l'appalto. Chi ci perde? «La città tutta, a causa di progetto inutile e dannoso fino al punto di mettere a rischio oltre 180 palazzi tra Campo di Marte e Castello» - hanno dichiarato Ornella De Zordo e Tiziano Cardosi, del Comitato contro il sottoattraversamento". «Il video - hanno continuato - mostra la mappa, strada per strada, del tracciato e dei rischi ad esso legato, mettendo in evidenza anche il costo ambientale: oltre ai danni alla falda acquifera saranno migliaia i Tir che per oltre cinque anni intaseranno il traffico fiorentino».
«Eppure l'alternativa di superficie esiste: più economica (300 milioni) per consentire alla TAV di passare senza danni da Firenze e garantire con le risorse rimanenti (1.200 milioni) la realizzazione di un sistema intermodale di mobilità cittadina a servizio di chi vive, lavora o fa il turista tra Firenze, Prato, Pistoia, il Mugello, il Valdarno e l'Empolese. Si tratta di un progetto elaborato dall'Università di Firenze e coordinato dagli architetti e urbanisti Alberto Ziparo e Maurizio De Zordo.»
* Prima parte:
* Seconda parte:
«Il breve documentario è stato realizzato dal “Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze”, una realtà cittadina che abbiamo contribuito a fondare e che, naturalmente, mette questo lavoro a disposizione di tutti, purché venga utilizzato esclusivamente citandone la fonte e in maniera integrale» - hanno detto De Zordo e Cardosi. «Può essere incluso nei siti internet di chi crede nella libera informazione grazie al codice You Tube, e supplisce in maniera adeguata ad uno dei compiti fondamentali delle istituzioni locali: quello di informare i cittadini sulle grandi opere che coinvolgono il territorio. Nel caso del sottoattraversamento, visti gli enormi interessi in gioco, Comune, Provincia e Regione hanno preferito non informare adeguatamente la città» - hanno concluso De Zordo e Cardosi. «Ne prendiamo atto ma non ci arrendiamo e invitiamo tutti gli elettori - dopo aver visto il video - ad agire di conseguenza».
Firenze, scuola "murata" dalla TAV
Discarica Lo Uttaro, Caserta
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori
I carboni attivi dell'inceneritore di Montale (PT) funzionavano. Allora perché fuoriuscì la diossina?
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori
Con una conferenza stampa tenuta all' Hotel Trendy di Oste di Montemurlo, la società Gale di Milano ha reso noti i risultati delle perizie effettuate sui carboni attivi forniti al termovalorizzatore di Montale.
Carboni attivi ai quali venne attribuita la fuoriuscita di diossina rilevata nel 2007.
Secondo l' amministratore della Gale, Enrico Gregorini, le perizie dimostrano che il materiale fornito, che serve ad abbattere le emissioni, era perfettamente conforme alle richieste.
La Gale, oltre a sottolineare che gli accertamenti hanno richiesto cinque volte il tempo medio per casi del genere a causa di un presunto comportamento ostruzionistico del Cis, sta anche valutando, nelle parole del suo amministratore, di esercitare domanda di risarcimento per comportamento calunnioso nei riguardi delle amministrazioni comunali di Quarrata, Agliana e Montale, proprietarie dell' impianto.
posted by TVL TV LIBERA (PISTOIA) at 9:54:00 AM | 0 comments
Capaci, Palermo - 23 maggio 1992.
Venerdi 22 maggio 2009 ore 21:15 assemblea pubblica a Calenzano sul raddoppio dell'autostrada.
Strani ladri al C.S.O. A. Cartella !
Forse sono gli stessi ladri che hanno forzato la porta del c.s.o.a. Cartella per ben due volte in brevissimo tempo.
O forse non erano ladri! Forse era qualcuno entrato per cercare armi e droga ed è rimasto deluso! O forse qualcuno che armi e droga le voleva nascondere!
O forse era qualcuno che cercava spranghe da portare al G8 all’Aquila, città martoriata che ha bisogno di solidarietà reale e concreta, non di iniziative strumentali e offensive come appunto questo G8!
O forse qualcuno che cercava molotov, custodite in attesa dell’apertura dei cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto o del rigassificatore a Gioia Tauro: quelli sì assolutamente devastanti per i nostri territori! O magari son venuti a nasconderle, quelle molotov!
Chi sia stato e cosa cercasse non lo sappiamo, lo possiamo soltanto immaginare!
Quello che sappiamo è che il Cartella non ha niente da nascondere dietro una porta chiusa: tutto quello che fa, tutte le sue attività si sono sempre svolte e continueranno a svolgersi alla luce del sole! Quello che sappiamo è che nessun tentativo di criminalizzazione potrà fermare i percorsi politici intrapresi di autogestione e di difesa del territorio!
Gallico, 19 maggio 2009
c.s.o.a. “Angelina Cartella”
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c.s.o.a. "A.Cartella"
via Quarnaro I, Gallico
89135 Reggio Calabria
http://www.csoacartella.org
Venerdi 22 maggio 2009 ore 21:15 assemblea pubblica a Calenzano sul raddoppio dell'autostrada.
NO COKE: 21 maggio, processo ad una di noi dopo il carbone ad "Annozero".
22 maggio 2009: assemblea pubblica a Calenzano sul raddoppio dell'autostrada.
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Autostrada , giovedì 14 maggio 2009
Le pale non girano, le palle invece sì.
Trovato su www.beppegrillo.it - 7 Maggio 2009
Chiaiano (Napoli): occupata sede ARPAC. Martedi 19 incontro in Regione.
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Ambiente, Discariche, Inceneritori, Notizie , mercoledì 13 maggio 2009
Penali TAV a Firenze: scivolone del candidato sindaco Renzi?
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Ambiente, Associazione Idra, Notizie, TAV Firenze