Sesto Fiorentino, la TIA aumenta del 10%

 
Comitato contro gli inceneritori, Sesto Fiorentino
 
 
COMUNICATO STAMPA   -   Sesto Fiorentino, 16 Luglio 2010
 
 
Si conferma per Sesto Fiorentino l'aumento della "Tariffa" sui "rifiuti" nella misura del 10%

L'assessore Banchelli lascia trasparire che "le colpe" di questo rincaro siano da addebitarsi specialmente a quelle limitate zone in cui avviene la raccolta differenziata porta a porta.
Ci viene in mente che l'allora assessore Billo ebbe più volte a dire (all'inizio, quando la pratica virtuosa è partita in alcune strade del Centro Sesto) che la raccolta domiciliare aveva "costo zero" perché veniva ripagata dal contributo dei Consorzi per il recupero (Conai etc). Cosa è cambiato nel frattempo?
Quello che non possiamo accettare è che ancora volta si racconti ai cittadini la grande balla che la raccolta differenziata porta a porta sia un costo maggiore rispetto agli altri sistemi di "smaltimento".
Proponiamo all'assessore di informarsi meglio, anzi Banchelli potrebbe fare un favore a tutti chiedendo all'Agenzia Regionale Recupero Risorse e divulgandolo, uno studio recentissimo di cui si sa che esiste e è stato pagato con i nostri soldi, ma che stranamente non viene usato…
In esso, ci risulta, si comparano i costi dei vari sistemi di raccolta dei materiali e il "porta a porta" risulta il più conveniente. Questo dato è comunque noto da tempo, se vogliamo rimanere in ambito toscano basta riferirsi a Capannori, ma in questi anni abbiamo fornito informazione continua sui comuni virtuosi che pareggiano i bilanci e fanno risparmiare i cittadini e realtà produttive applicando la" tariffa puntuale" cosa possibile a seguito del porta a porta fatto correttamente, cioè finalizzato ad avere materiali da recuperare e non da gettare al vento trasformato in veleni, dopo essere stato inceneriti.
E il costo sanitario evitato per le malattie "da incenerimento" renderebbe oltremodo conveniente la raccolta differenziata porta a porta.
Resta in ogni caso da stigmatizzare il peccato originale del sistema sestese: pochissimi cittadini coinvolti nel porta a porta, giusto una misura di facciata per ottemperare agli obblighi di legge che prevedono la raccolta differenziata prima di pensare a ogni ipotesi di incenerimento, e buona specialmente per "fare bella figura" tirando su la percentuale della raccolta differenziata totale. Si è trovata "la soluzione furba" per non finire fra i Comuni che non rispettano gli obblighi di legge per la RD e soggetti quindi a pesanti sanzioni. Perché questo sarebbe lo scenario della gestione dei "rifiuti" a Sesto, se fosse affidata "solo" al sistema dei cassonetti stradali, il NON rispetto nemmeno formale degli obiettivi di legge per la raccolta differenziata (… e l'assessore vada a vedere cosa ci finisce dentro i cassonetti, prima di chiamarla "raccolta differenziata stradale"! E non dia la colpa ai cittadini, perché questo "troiaio" di discariche con le ruote è quello che gli fa comodo per continuare a caldeggiare l'agognato inceneritore e continuare a tenere i sestesi nella sottocategoria degli incivili!)
La cura giusta, semplice, facile, la soluzione, è l'estensione in tempi brevi del porta a porta a tutta città e contemporaneamente recuperare il ritardo nell'inserimento del circuito dei materiali recuperati, quindi l'unica cosa che occorre per ora sono la volontà politica e gli spazi per stivare i materiali recuperati (non abbiano a mancare capannoni vuoti da anni nella Piana!).

L'assessore ci faccia sapere come fargli avere una lettura facile, alla portata di tutti: la pagina 7 di Affari e Finanza del 7 giugno scorso: "Riciclo, l'industria da 4,5 miliardi che fa rinascere le materie prime"
Troverebbe anche argomenti per replicare qualcosa di concreto e corretto al Dr. Giannotti (Quadrifoglio) che lamenta sempre di NON sapere cosa farsene dei materiali recuperati e quindi, per lui, meglio "bruciare".