Cimoli, una liquidazione di 4 milioni 564 mila euro non dovuti

 
Scoca, Sebastiani e Ulissi condannati a risarcire la gratifica da 4,5 milioni
"Cimoli, buonuscita illegittima" Corte conti contro ex cda Fs
di Rory Cappelli
 
LA REPUBBLICA   -   18 luglio 2010   pag. 20
 
ROMA - La Corte dei Conti del Lazio ha condannato l'avvocato Roberto Ulissi e i professori Franco Gaetano Scoca e Mario Sebastiani - nel 2004 componenti del consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato - per «l'illegittima erogazione di una indennità» di 4 milioni e 564 mila euro a favore dall'ex amministratore delle Fs Giancarlo Cimoli. Per «l'ingente danno erariale» i tre, scrivono i giudici contabili, dovranno restituire in solido alle Fs «la smodata e non dovuta» somma da loro attribuita all'ingegnere Cimoli, che lasciò l'incarico per passare all'Alitalia.
L'ingegner Cimoli, si legge nell'atto di condanna, negli anni tra 1996 e 2004 ha percepito, «esclusi Tfr, indennità accessorie, sostitutive ferie, trasferte, eccetera», oltre 13 milioni di euro, passando dai 162 mila euro del 1996 ai 6 milioni e mezzo del 2004. Di più: la somma di quasi cinque milioni è un'indennità «caratterizzata da un sostanziale animus donandi a favore dell'interessato, posto che gli importi in questione vanno tra l'altro a sovrapporsi, di fatto, a indennità e premi già riconosciuti» e «minutamente concordati» e posto che le eventuali «indennità risarcitorie per recessione contrattuale» non erano da corrispondere, visto che era stato Cimoli a lasciare l'incarico per occuparsi di Alitalia. Inoltre, «a colorare ulteriormente la particolare colposità della condotta dei consiglieri di amministrazione», non vi era stato alcun parere positivo all'erogazione da parte del ministero del Tesoro (unico azionista) oltre al fatto che «l'illegittima scelta dei componenti del cda ha pesantemente inciso, dal punto di vista finanziario, sulle Ferrovie dello Stato».