I soliti luoghi comuni al workshop organizzato da Regione e FS

Comitato di Coordinamento contro il polo estrattivo di Calenzano (FI)

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Comunicato stampa Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze

I soliti luoghi comuni al workshop organizzato da Regione e FS

Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze ha partecipato al Workshop organizzato da Regione e FS nella speranza di poter avere risposte chiare ai problemi che il sottoattraversamento della città pone.

Abbiamo verificato che l’incontro è consistito nel ribadire i soliti luoghi comuni.

Abbiamo invece molte domande per l’AD delle ferrovie Moretti e per l’Assessore Conti alcune delle quali le ribadiamo pubblicamente.

1. Esiste un progetto di potenziamento del nodo ferroviario fiorentino di superficie (con la semplice aggiunta di 2 binari) che consentirebbe il passaggio dei treni AV e di molti altri convogli con un costo irrisorio in confronto a quello sotterraneo (risparmio di oltre 1 miliardo di euro). Per questo ci piacerebbe non sentire ancora l’assessore Conti ribadire che il passaggio in superficie prevederebbe l’abbattimento di 200 edifici; è una cosa non vera. Il progetto, elaborato da tecnici dell’Università di Firenze, è disponibile sul: http://notavfirenze.blogspot.com/
2. Come è possibile che i costi del progetto di sottoattraversamento, dopo che la gara è stata vinta con un ribasso del 24%, assestandosi a circa 700 milioni di euro, sia schizzata a 1,5 miliardi di euro (come detto sul sito di RFI) o addirittura a 1,7 miliardi di euro (come ha più volte ripetuto l'A.D. Moretti) ?
3. Sono iniziati i lavori dello “scavalco” di Castello. E’ una struttura che dovrebbe consentire il transito dei treni dalla linea AV dal Mugello verso la stazione di Santa Maria Novella. Se adesso si pensa di destinare la stazione di Campo di Marte a fermata provvisoria dell'AV, che senso ha portare avanti la costruzione di questo costoso manufatto?
4. Perché si vuol destinare l'attuale linea “direttissima” per Roma solo ai treni AV condannando tutto l'altro trasporto ferroviario - specie quello dei pendolari - a tempi di percorrenza molto alti?
5. Il progetto esecutivo del tunnel, lacunoso dal punto di vista delle misure per evitare rischi geologici e sulla falda sotterranea, sta per essere licenziato e nessuno studio ulteriore è previsto, ma solo delle prescrizioni che l'Osservatorio Ambientale potrà fare. Questa superficialità nel valutare i rischi di opere di queste dimensioni è stata applicata nella costruzione della linea AV del Mugello, con i danni che sono stati evidenziati durante il recente processo. Perché si insiste su un tale modo di operare?
6. Alla realizzazione del tunnel è strettamente collegato l'accordo per costruire, sulle aree ferroviarie non più utilizzate, 145.000 metri quadri di nuovi edifici residenziali, commerciali e turistici. Possiamo avere studi e valutazioni urbanistiche che giustifichino l'adozione di un progetto così vasto e invasivo?
7. Abbiamo avuto in questi giorni la notizia che i cantieri del tunnel sotto Firenze provocheranno una movimentazione insostenibile di camion. Si è tenuto conto che a questi cantieri si dovranno sommare quelli delle tranvie e dei tanti interventi urbanistici in approvazione? E’ stato fatto qualche studio sul traffico nella fase di cantierizzazione di tutte queste grandi opere?
8. A Firenze è ormai allarme polveri fini. Si è fatto uno studio per ovviare all'aumento di questi inquinanti che verrà dall'apertura di tanti cantieri?
Al workshop era presente anche il macchinista Dante De Angelis, licenziato dalle FS per aver denunciato, in qualità di “responsabile della sicurezza dei lavoratori”, alcune gravi lacune nel campo della sicurezza proprio dei treni AV. A Dante va tutta la solidarietà dei cittadini e un grazie per il prezioso lavoro che ha fatto, non solo per i suoi colleghi, ma per tutti i viaggiatori.
Firenze, 19 marzo 2009

Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze

notavfirenze@gmail.com