Ferma lo scempio della Palmaria, isola ligure patrimonio dell'umanità
Le ruspe stanno distruggendo il litorale roccioso, dallo spettacolare fondale bianco sabbioso, di fronte al borgo di Porto Venere. Dove passava un sentiero è appena stata realizzata una strada per automezzi (ed è solo l'inizio!).
La TAV si mangia le linee per i pendolari: lo dice anche un documento FS
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Firenze , sabato 30 gennaio 2010
UN PASSEGGERO PERSO OGNI CINQUE: L'ALTA VELOCITÀ SI MANGIA LA RETE REGIONALE. LE STIME RISERVATE DI TRENITALIA SUL TRAFFICO
di Daniele Martini
Circola semiclandestino come un samizdat in pochissimi uffici delle Ferrovie a Roma, un documento che è una bomba. Ha un titolo anodino: "Elementi di revisione del piano ferroviario 2007-2011", ma il contenuto è clamoroso. In quelle pagine l'amministratore Fs, Mauro Moretti, mette implicitamente il bollo aziendale su ciò che molti avevano intuito alla luce delle prime settimane di esercizio dell'Alta velocità da Torino a Salerno.
E cioè che la grande e importante opera ferroviaria costata la bellezza di 40 miliardi di euro non è, come era stato promesso e come ragionevolmente avrebbe potuto e dovuto essere, il primo passo di una nuova stagione dei treni all'insegna dell'ampliamento e del rafforzamento di tutti i servizi, dalla lunga percorrenza fino ai regionali. E' proprio l'esatto contrario: uno strumento formidabile che, quando funziona a dovere, facilita e rende più veloci le relazioni sull'asse Milano- Roma-Napoli, ma solo per 74 convogli al giorno e una fetta molto ristretta di clienti, assai inferiore all'1 per cento, e a discapito della maggioranza di viaggiatori. Il calo preventivato dal documento interno Fs riguarda tutta la rete, dai convogli regionali alle medie e lunghe percorrenze, dai collegamenti internazionali al trasporto merci.
LE CIFRE DEL CALO. Ecco le cifre dell'azienda. Trasporto regionale: riduzione dei passeggeri chilometro dai 28.615 milioni previsti originariamente a 23.410 nel 2011, cioè meno 22 per cento o, detto in altro modo, un passeggero ogni cinque dato per perso. I treni chilometro scendono dai 229 milioni precedenti a 193, 20 per cento in meno. I volumi del servizio universale si riducono del 13 per cento rispetto agli anni passati e del 15 per cento nei confronti delle previsioni contenute nella prima stesura del piano 2007-2011. Drastico arretramento anche per i convogli a media e lunga percorrenza: 23.332 milioni di passeggeri chilometro rispetto ai 25.241 del 2006 e ai quasi 29 mila del piano precedente. Per il traffico internazionale, poi, si prepara un vero e proprio tonfo: meno 40 per cento.
In assenza di una decisione formale del Parlamento, nell'indifferenza del governo e mentre la politica ha la testa da un'altra parte, sui binari si sta attuando un ribaltone, una specie di silenzioso colpo di mano ferroviario strisciante. Con l'Alta velocità in versione Moretti, insomma, diventa di giorno in giorno più concreto il rischio che le ferrovie si trasformino in una cosa diversa da ciò che furono e che fino a prova contraria dovrebbero continuare ad essere, possibilmente migliorando, considerato che sono di proprietà del Tesoro e sussidiate in larga misura dallo Stato, cioè dai contribuenti con le tasse. Somigliano sempre meno ad un'azienda con il compito di offrire a tutti e a prezzi ragionevoli un servizio sociale o universale sui 16 mila chilometri di binari. E sempre di più ad una società concentrata su poche tratte redditizie, a cominciare dalla più redditizia di tutte, l'Alta velocità Roma-Milano-Napoli. I clienti maltrattati, alcune associazioni di consumatori e qualche volta, ma non sempre, i sindacati cominciano a rendersi conto sulla loro pelle di ciò che sta succedendo e cercano di opporsi.
Le Fs a doppia andatura, alla ricerca di risultati sfavillanti e sprint su poche tratte, ma sempre più povere sul resto dei binari, non sono affatto lo sbocco inevitabile dell'Alta velocità, ma il punto d'arrivo di una scelta perseguita dall'attuale dirigenza dei treni.
Al netto degli sprechi e delle costose opere di compensazione costruite per tacitare le opposizioni degli enti locali, l'Alta velocità in Italia è costata molto più che altrove perché progettata proprio come elemento di un sistema più ampio, a cominciare dalle pendenze dei tracciati appenninici studiate in modo che potessero essere percorse anche da convogli normali. I primi a mettere le mani sul documento ferroviario riservato sono stati i redattori della Voce dei ferrovieri, mensile di categoria Cisl. Conferma il segretario, Giovanni Luciano: "Gli unici segni positivi di quel piano sembra siano quelli dei ricavi ottenuti con l'aumento dei servizi a mercato e delle tariffe e con la diminuzione dei costi operativi perseguita soprattutto con un taglio di 10.500 unità".
STRATEGIE. Con il passare del tempo, però, i sindacati o almeno una parte di essi, hanno cominciato a temere che i tagli all'organico non siano solo una faccenda dolorosa, ma forse inevitabile, di risparmi e razionalizzazioni, ma il primo passo di un progetto di stravolgimento della natura dell'azienda. Attacca con estrema durezza il segretario dei ferrovieri Cisl: "Tagliare servizi, chiudere impianti, portare all'esterno il lavoro dei ferrovieri e ridurre la ferrovia alla piccola Alta velocità forse da quotare in Borsa per poi provare a combattere i francesi sul Milano-Parigi, forse potrà piacere a qualcuno. A noi no. Prima di Moretti, Giancarlo Cimoli è passato da un'operazione straordinaria all'altra e quando se n'è andato, abbiamo dovuto raccogliere le macerie. Non vorremmo succedesse di nuovo".
MORETTI PREPARA L'ADDIO E PENSA ALLA PROTEZIONE CIVILE
di Stefano Feltri
Mauro Moretti dovrebbe lasciare le Ferrovie dello Stato ad aprile, dopo aver presentato il bilancio 2009. Gli incentivi sono tanti e consistenti. Il primo è quello di lasciare nel momento del massimo successo, da risanatore (o quasi) dell'impresa e prima che comincino i veri problemi, cioè la concorrenza del Nuovo trasporto ferroviario, Ntv, di Luca di Montezemolo e Diego Della Valle che dal 2011 entrerà in competizione con i treni Freccia Rossa. Moretti è stato un monopolista di successo (ha portato il margine operativo lordo da un rosso di 605 milioni a un attivo di un miliardo), ma non è detto che sappia essere altrettanto abile nel confronto con un avversario diretto. C'è poi la gestione dei ritardi natalizi e del maltempo, quando Moretti consigliò ai passeggeri di portarsi un panino e una coperta perché la regolare percorrenza non poteva essere garantita. La sua immagine, costruita con decine di interviste e apparizioni televisive dove raccontava la sua storia di self made man, figlio di un ferroviere e cresciuto in azienda, ne ha risentito.
LA POLITICA.Ci sono poi i fattori politici: Moretti è espressione del governo Prodi, scelto da un consiglio di amministrazione sotto l'ala di Tommaso Padoa-Schioppa. E quindi adesso il governo Berlusconi potrebbe cogliere l'occasione per insediare un uomo della propria area politica, magari per perseguire una strategia di internazionalizzazione che finora è stata secondaria (l'obiettivo della gestione Moretti era il consolidamento dell'Alta velocità). L'amministratore delegato delle Fs, però, è stato abbastanza abile da costruire una rete di sostegno anche dentro il governo. Tanto che diversi ministri
si sono spesi in prima persona per difenderlo nel momento della difficoltà, nei giorni del maltempo, da Altero Matteoli (Trasporti) a Ignazio La Russia (Difesa). E Silvio Berlusconi è arrivato addirittura a proclamarsi "presidente ferroviere", facendo suoi i successi di Moretti all'ennesima inaugurazione dell'Alta velocità a fine 2008. Ci sono quindi le condizioni perché Moretti trovi presto un'altra collocazione da supermanager pubblico, questa volta con un mandato politico di colore opposto. Una voce che circola con insistenza in queste ore è che il profilo di Moretti sarebbe quello giusto per la successione a Guido Bertolaso, il sottosegretario del governo che guida la Protezione civile. Dentro la struttura della Pc sono rimasti stupiti della gaffe diplomatica di Bertolaso ad Haiti – le critiche alla gestione americana e dell'Onu degli aiuti – e c'è chi l'ha interpretata come un incidente programmato o comunque gradito per accelerare un'uscita data per imminente da mesi. Già a dicembre Bertolaso era considerato sulla porta, avendo accettato il prepensionamento, già si parlava di una sua parentesi nel volontariato prima di altri e più delicati incarichi politici. Invece si era deciso per un'imprevista proroga, forse anche perché bisognava trovare un degno successore.
ACCELERAZIONE. Le disavventure di Moretti con la neve hanno accelerato le cose dentro le Ferrovie e quindi al governo è parso evidente l'incastro. Bertolaso lascia – ieri Berlusconi gli ha promesso un posto da ministro – giusto in tempo perché Moretti possa prendere il suo posto dopo aver approvato il suo terzo e ultimo bilancio da amministratore delegato delle Fs.
Inceneritori: "Istituzioni cieche sui danni provocati sul territorio"
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori, TAV Val di Susa
Inceneritori, De Zordo: "Istituzioni cieche sui danni provocati sul territorio"
La capogruppo di perUnaltracittà interviene dopo il rilevamento delle diossine nel latte materno a Montale
"Ci preoccupa molto in questo contesto la posizione manifestata dal candidato Pd alla presidenza della Regione Enrico Rossi – ha proseguito De Zordo – che addirittura sbandiera sui manifesti per la campagna elettorale la volontà di realizzare i termovalorizzatori. Questi impianti "di nuova generazione" non sono affatto sicuri, e le loro polveri rischiano di provocare conseguenze per la salute delle popolazione. Il loro unico scopo sembra essere quello di garantire gli interessi di grandi o piccole lobby".
"Già nella scorsa primavera avevamo sostenuto la protesta dei cittadini di Montale – ha aggiunto De Zordo – dove dagli esami eseguiti su latte, uova, carne di manzo, pollo, nelle aree circostanti ai due inceneritori, risultava che i livelli di diossine e PCB arrivassero fino a oltre dieci volte oltre il limite ammesso. E' assolutamente inconcepibile – ha concluso De Zordo – che le istituzioni locali e nazionali, nel frattempo, non abbiano emesso alcuna ordinanza di divieto per il consumo dei prodotti inquinati, negando la correlazione con le emissioni dell'inceneritore".
Ultime notizie dalla Val di Susa
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa
Cosa si aspetta ancora per chiudere l'inceneritore di Montale (PT) ?
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori, TAV Val di Susa , venerdì 29 gennaio 2010
Sulle dichiarazioni rilasciate da ARPAT e Provincia in merito alle diossine trovate nel latte materno in area di ricaduta dell'inceneritore di Montale
FS. Motivazioni sentenza De Angelis: i lavoratori hanno diritto di parola e di critica
NO alla Protezione Civile spa
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Scandalo Protezione Civile
NO alla Protezione Civile spa
Il decreto legge del 30 dicembre 2009 stabilisce la costituzione della Protezione Civile Servizi S.p.A. Si afferma che ciò viene fatto per «garantire un risparmio di tempi e risorse negli interventi del Dipartimento». In verità, si costituisce una società di diritto privato ma a capitale interamente pubblico, che può agire da general contractor, detenere immobili, produrre utili, dirigere lavori: si privatizza, così, la gestione delle emergenze e quella dei grandi eventi. Introducendo gravi elementi di discrezionalità nella gestione di ricchi appalti. Sottraendo al Parlamento, alla rete del volontariato, alle organizzazioni dei lavoratori, agli enti locali il controllo sulle azioni della Protezione Civile. Il soccorso diventa un business direttamente gestito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Temiamo che con questi strumenti domani si potranno gestire le grandi inutili opere volute dal governo o la costruzione di centrali nucleari.
Come ti seleziono la "classe dirigente"
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Leggi vergogna, Regime
Diossina nel latte materno a Montale (PT): sarà mica colpa dell'inceneritore ?
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori, TAV Val di Susa , mercoledì 27 gennaio 2010
Il Comitato contro l'inceneritore di Montale, dopo aver ripetutamente sollecitato senza successo Amministrazioni e Organi competenti ad eseguire controlli biologici e sanitari sulle persone da sempre residenti nelle vicinanze dell'inceneritore, ha provveduto, a proprie spese, ad eseguire in laboratorio accreditato la ricerca di inquinanti ambientali su campioni di latte materno di mamme residenti in area di ricaduta dell'impianto.
I risultati sono stati presentati dalla Dott.ssa Patrizia Gentilini al Convegno tenutosi il 22 u.s. a Pistoia, dal titolo: "la nostra salute, quanto dipende da noi stessi, quanto dal dottore e quanto da chi ci amministra?"
Dal Convegno é emerso che le analisi hanno confermato la presenza di diossine nei campioni di latte materno esaminati, come già noto dalla letteratura,
e di particolare interesse è stato il riscontro di PCB che in entrambi i campioni di latte materno hanno infatti impronte digitali (profili emissivi) del tutto sovrapponibili a quelle riscontrate dalle indagini dell'ASL nelle carni di pollo e a quelle riscontrate nelle emissioni dell'inceneritore da ARPAT e dallo stesso gestore, a dimostrazione di quella che è la causa preponderante dell'inquinamento esistente nella zona della piana.
Le inopportune affermazioni date a suo tempo dalle Istituzioni circa la totale assenza di PCB nelle emissioni dell'inceneritore di Montale e già smentite dalle analisi sulle emissioni stesse, trovano ora ulteriore smentita sulla base di indagini che i cittadini, di tasca loro, hanno provveduto ad eseguire, a dimostrazione, ancora una volta, che tutto ciò che esce dai camini si ritrova nel nostro stesso corpo.
Il Comitato, nel sollecitare gli organi di controllo ad esercitare il ruolo che la legge loro affida, ribadisce la propria volontà di proseguire comunque in questo tipo di analisi i cui risultati saranno sempre prontamente comunicati alla cittadinanza.
Il Comitato invita tutti coloro che hanno a cuore la salute a contribuirvi concretamente scrivendoci al no.incenerit-montale@tele2.it .
Gli esami sono stati fatti su campioni di latte materno di mamme che abitano in case situate nell'area di ricaduta dell'impianto. Secondo il Comitato ''di particolare interesse e' stato il riscontro di Pcb che in entrambi i campioni di latte materno hanno infatti impronte digitali (profili emissivi) del tutto sovrapponibili a quelle riscontrate dalle indagini dell'Asl nelle carni di pollo e a quelle riscontrate nelle emissioni dell'inceneritore da Arpat e dallo stesso gestore, a dimostrazione di quella che e' la causa preponderante dell'inquinamento esistente nella zona''.
Il Comitato contro l'inceneritore ha anche evidenziato che ''le inopportune affermazioni date a suo tempo dalle istituzioni circa la totale assenza di Pcb nelle emissioni dell'inceneritore trovano ora ulteriore smentita sulla base di indagini che i cittadini, di tasca loro, hanno provveduto ad eseguire''.
http://it.notizie.yahoo.com/10/20100127/thl-ambiente-diossine-in-latte-mamme-abi-deebc83.html
Ricostruiamo il Presidio NO TAV di Borgone in Val di Susa
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa
Per sostenere i No Tav valvusini utilizzate la bottega di Carta aggiungendo al carrello la quantità di sottoscrizioni da 10 Euro che volete.
Oppure fate un bonifico bancario sul c/c IBAN IT 98Z 0306930130100000090744 intestato a Sergio Bar, indicando come causale "Nuovo presidio di Borgone" .
Sabato 30 gennaio 2010: presidio in difesa della Costituzione
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Leggi vergogna
Il 30 gennaio 2010 avrà luogo un Sit-In in difesa della Costituzione in contemporanea in tutte le piazze d'Italia davanti alla prefettura di ogni città.
A Firenze il presidio sarà di fronte alla Prefettura in via Cavour 1 a partire dalle ore 14.00.
L'Appello:
Di fronte all'ennesimo tentativo di saccheggiare la Costituzione, che si concretizza principalmente nelle manovre del Governo per garantire impunità a Berlusconi (a partire dal nuovo Lodo Alfano) e nei proclami irresponsabili di qualche ministro che chiede addirittura la cancellazione dell'Art. 1 (L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro…), abbiamo soltanto due strade: o assistere passivamente al delirio distruttivo dell'establishment berlusconiano o reagire con la prontezza e la determinazione democratica che la situazione richiede.
Invitiamo i cittadini e le forze democratiche del Paese ad organizzare sabato 30 gennaio, contemporaneamente in tutte le città italiane, sit-in in difesa della Costituzione.
NO TAV NO MAFIA
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa , martedì 26 gennaio 2010
Premiata ditta Martini & Rossi
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione Inceneritori
Ora e sempre NO TAV
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa , lunedì 25 gennaio 2010
In arrivo i treni con la terra della Tav e la 'FrecciaViola' di Della Valle
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Firenze , sabato 23 gennaio 2010
Centrale Enel di Porto Tolle: Violante ha "ordinato", Alfano ha eseguito
NO TAV Firenze: adesione alla manifestazione a Susa sabato 23 gennaio 2010
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa , giovedì 21 gennaio 2010
notavfirenze@gmail.com
Comunicato stampa - Firenze, 21 gennaio 2010
Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze (i notav fiorentini) appoggiano, sostengono e aderiscono alla manifestazione di sabato 23 gennaio 2010 che si terrà in val di Susa per dire NO ad una delle opere più stupide, costose, devastanti della storia d'Italia.
I Fiorentini si trovano oggi davanti alla prospettiva di due inutili tunnel, sotto le loro case, dai sicuri rischi, dai costi che sono già fuori controllo ancor prima che i lavori inizino, con l'esperienza devastante della linea AV in Mugello che si replicherà amplificata; i Fiorentini non possono che invitare i Valsusini a resistere, ad opporsi, a dire ancora NO.
Voi non difendete solo la vostra terra, ma tutta la terra delle donne e degli uomini. Ovunque siano sperperi, distruzione, furto di risorse e di ricchezza lì ci sono attentati alla vita di tutti, al sistema di convivenza delle nostre società.
Resistete. La vostra lotta è quella di tutti, donne e uomini di buona volontà che non accettano la sottomissione agli interessi di gruppi economico/mafioso.
Il 23 gennaio molti di noi non vi saranno fisicamente accanto, ma vi ringrazieranno di lontano perché dimostrate a tutti che dire NO non è egoismo, perché lottate in tanti contro l'avidità di pochi.
Grazie.
TAV Torino - Lione: trivelle in fuga
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa
21 gennaio 2010
Firenze si può ancora salvare dalla TAV
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Firenze , mercoledì 20 gennaio 2010
Trivella TAV a Susa: aiutateci così
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa , martedì 19 gennaio 2010
Benedetta sia la TAV
Pubblicato da CCCPEC.IT Sezione TAV Val di Susa
Nel giorno in cui Torino scendeva in piazza per manifestare contro il TAV e contro i sondaggi, nel giorno in cui "ignoti" davano fuoco al presidio di Bruzolo il fronte bipartisan SI TAV raccoglieva nuovamente il sostegno convinto della curia torinese. Il cardinale infatti rivolgeva pubblicamente un invito al sindaco di Torino (Sergio Chiamparino) e ai due candidati per la poltrona di governatore della regione Piemonte (Mercedes Bresso e Roberto Cota): "Sulla TAV andate avanti, non lasciatevi intimidire", precisando poi che, per carità, la chiesa è super partes e non avrebbe partecipato alla "manifestazione bipartisan" pro-tav indetta da Chiamparino e benedetta questa volta dal ministro Matteoli.
Manco a farlo apposta a S. Antonino è nato oggi un nuovo presidio permanente: solo ieri ne era stato inaugurato uno in Val Sangone, al di là della collina morenica che la separa dalla Val di Susa. Domani è un altro giorno e si vedrà, giovedì e venerdì non si sa, ma una delegazione di notav (una decina) si prepara per una trasferta in una località al confine con i Paesi Baschi: una dozzina di ore di viaggio (solo andata) per partecipare ad una iniziativa notav organizzata dai francesi. I nostri eroici viaggiatori non riusciranno purtroppo ad essere di ritorno per la manifestazione di sabato prossimo a Susa: a tutto c'è un limite, anche ai miracoli.
(Comitato NO TAV Torino)