Le grandi imprese amano il "mattone"

 
Imprese, quasi un decennio all'insegna degli investimenti sugli immobili
 
(Teleborsa) - Roma, 16 set - Quasi un decennio caratterizzato dagli investimenti in immobili piuttosto che in macchinari caratterizza lo scenario di riferimento delle imprese. Tra il 2000 e il marzo 2009 gli investimenti delle grandi imprese sugli immobili sono aumentati del 104,1% mentre quelli sui macchinari "solo" del 13,4%. L'inflazione, sempre nello stesso periodo di tempo, è aumentata del + 21,5%.
Lo rileva una indagine condotta da CGIA Mestre, secondo cui nel marzo del 2009 la quota di investimenti nel settore immobiliare è risultato essere superiore di circa 2 volte e mezza (in valore assoluto pari a 237,58 mld euro) rispetto a quelli realizzati in macchinari e attrezzature varie (97,27 miliardi di euro). Tra il 2000 e il marzo di quest'anno i primi sono aumentati del 104,1% e i secondi solo del 13,4%, mentre l'inflazione, sempre nello stesso periodo di tempo, è aumentata del 21,5%.
Insomma, secondo la denuncia della CGIA di Mestre, si è privilegiato, in larga misura, l'investimento di natura "speculativa", trascurando, invece, di impiegarli all'interno delle aziende per migliorare la competitività e divenire quindi più concorrenziali sul mercato domestico e quello internazionale.
Sempre nella nota della CGIA di Mestre si sottolinea come l'andamento degli investimenti in immobili di questi ultimi anni sia stato decisamente condizionato dalle agevolazioni innescate con la cosiddetta Tremonti bis.
"E' da augurarsi - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre - che con l'introduzione della Tremonti Ter ci sia un una netta inversione di tendenza e si torni quindi a favorire gli investimenti nella propria attività per renderla più efficiente e virtuosa con l'obbiettivo di aumentare l'occupazione. Certo - conclude Giuseppe Bortolussi - generalizzare è sempre sbagliato ma questa nostra analisi dimostra come, in questo ultimi nove anni, le grandi aziende italiane siano state più concentrate su attività speculative invece di investire sull miglioramento dell'organizzazione produttiva".
(16 settembre 2009)