Tav a Firenze ultimo atto? De Zordo: "Un’ipoteca sul nostro futuro, ma non ci rassegniamo"


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Comunicato stampa   -   11 gennaio 2010
Gli accordi politici vincono su cittadini e ambiente. Ma non ci rassegniamo Tav ultimo atto? De Zordo: "Un'ipoteca sul nostro futuro".
Matteoli, Conti, Domenici, Moretti: ecco i nomi dei responsabili del disastro Av.
 
Un pessimo progetto, bocciato da studiosi ed esperti dell'università, osteggiato dai cittadini, che ora vede anche la esplicita contrarietà del Sindaco, rischia davvero di prendere il via. Lo si evince dalla comunicazione odierna del Sindaco. E' paradossale ma è così: Firenze vedrà probabilmente aprirsi sul proprio territorio i giganteschi cantieri per l'inutile passaggio in sotterranea della TAV con relativa stazione.
Cantieri che dureranno dagli 8 ai 12 anni, un impatto pesantissimo in termine di rumori, di polveri, di traffico pesante. Lavori che provocheranno danni in superficie a strade ed edifici: si deve solo aspettare per vedere quanto grandi saranno questi danni. Danni e lesioni per l'opera di scavo di due tunnel di 8 km, evitabilissimi con un semplice adeguamento della rete di superficie, e per una superstazione che servirà solo per i treni AV, e comporterà uno scavo di 400 metri per 50, profondo 50. Danni e conseguenze ancora peggiori per l'interferenza pesantissima con la falda idrica sotterranea.
Gli accordi politici stanno avendo la meglio su ogni considerazione tecnica, su un minimale principio di precauzione, sulla logica di soluzioni meno impattanti e meno costose. Accordi politici che forzano senza ritegno ogni livello di protezione ambientale, a partire dalla VIA e dai pareri tecnici delle stesse amministrazioni coinvolte, sostanzialmente ignorati nei loro ripetuti allarmi. Accordi politici il cui maggior interesse è evidentemente il procedere con una spesa di risorse pubbliche a tutt'oggi non calcolabile: si va da uno a tre miliardi di euro.
Non ci rassegniamo comunque, invitiamo i cittadini a far sentire le proprie voci, il Sindaco a presidiare il territorio della sua città, le autorità di garanzia, a cominciare dalla magistratura, a verificare i livelli di più che dubbia legittimità di tutta la procedura, a cominciare dal ruolo dell'Osservatorio Ambientale, chiamato a svolgere ruoli non suoi. Gli attori principali di questa che ormai è una farsa che rischia di sfociare in tragedia sono ben noti: il Ministro Altero Matteoli, l'assessore regionale Riccardo Conti, l'AD di RFI Mauro Moretti, l'ex Sindaco Leonardo Domenici e la sua giunta. Sapremo domani a chi chiedere di rendere conto.