Tav a Firenze, De Zordo: "Gli affari bipatisan vincono sul bene del territorio"

 
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Comunicato stampa   -   15 gennaio 2009
 
 
Tav, De Zordo: "Gli affari bipatisan vincono sul bene del territorio"

La politica e gli affari hanno vinto su ogni giudizio tecnico, su ogni considerazione di merito, su ogni valutazione sul benessere e la salute dei cittadini. Lo dimostrano l'esito della riunione di Roma con il sostanziale via libera ai lavori per i tunnel AV con stazione Foster, e l'audizione del presidente dell'Osservatorio Ambientale avvenuta ieri in commissione Ambiente. Sono una ulteriore conferma di quello che da tempo diciamo.

Lavori inutili e dannosi, sulla pelle dei fiorentini
Si cominceranno i lavori per un'opera del tutto inutile, nonostante pagine e pagine di critiche e prescrizioni date dagli organi tecnici di quegli stessi enti i cui rappresentanti hanno apposto le firme su accordi politici che di quelle prescrizioni non hanno tenuto conto. Si apriranno cantieri destinati a durare non meno di un decennio che provocheranno disagi quotidiani, inquinamento atmosferico e acustico, danni a cose, case e persone, centinaia di camion sulla viabilità cittadina, nonostante questo fosse stato esplicitamente escluso nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Cantieri aperti prima delle autorizzazioni
Ancora una volta la firma di politici e amministratori è bastata a rendere vano il risultato di una procedura tecnico-amministrativa. Si comincerà a scavare senza avere le autorizzazioni per lo smaltimento di oltre metà dei 3 milioni di metri cubi di terra di scavo, perchè le quantità previste a S.Barbara consentono appena lo scavo di una canna del tunnel. Si andrà a bloccare la falda sotterranea e nessuno sa se le misure progettate saranno efficaci: nel 2003 ARPAT del progetto definitivo diceva che era talmente carente da non consentire una sua valutazione, e il Servizio Tutela del Territorio della Regione Toscana giudicava non attendibili i parametri assunti ed i risultati ottenuti. Cosa sia cambiato da allora lo sa solo l'Osservatorio Ambientale che sta esaminando alcune parti del progetto esecutivo, ma dell'Osservatorio fanno parte due membri di RFI e TAV: controllori di se stessi?

Affari bipartisan, in ballo miliardi di euro

Ma tanto nella logica perversa delle Grandi Opere (grandi solo per i lauti guadagni di pochi e per i danni che riescono a provocare) l'importante è che la ruota giri, in sostanza che si garantisca un congruo flusso di risorse pubbliche verso gli operatori privati, ieri in Mugello Impregilo, oggi a Firenze Coopsette e Consorzio Etruria, nell'unico vero grande accordo bipartisan, speculare al patto di ferro Conti – Matteoli, quello della spartizione dei soldi pubblici.