La Valle di Susa resiste

 
Valsusa NO-TAV


Susa autoporto, presidio "Maiero-Meyer"   -   15 gennaio 2010

Ci avviamo verso la fine della prima settimana di presidio permanente e non possiamo che essere ottimisti: il morale è alto e il presidio continua a crescere sia nei numeri che nell'organizzazione.
Sempre di più sono le persone che lo vivono, ma cosa colpisce sono le notti: nonostante gelo e neve ogni notte, ormai da una settimana, centinaia di persone si ritrova al presidio: vin brulè, fuochi e canti: il gelo passa ma la voglia di lottare tutti insieme cresce.
Intanto è nato un nuovo presidio preventivo sul confine tra Rivoli e Villarbasse, sulla strada che porta all'Ospedale. E' già stata costruita una casetta e i presidianti invitano tutti ad andarli a trovare.
Sempre a Rivoli questa mattina arriverà al mercato il camper informativo no tav con pannelli e tecnici a bordo. Aspettiamo curiosi intanto di vedere il camepr sì tav.
Domani invece ci sarà a Torino l'importante "Marcia sui sondaggi": ritrovo in Piazza Massaua alle 14.30 e poi passeggiata lungo Corso Marche. E' importante partecipare, crediamo che una buona riuscita della marcia sia l'inizio di un opposizione concreta anche ai sondaggi metropolitani.
Al presidio di Susa sabato sera è prevista una festa con musica da ballare tutta la notte mentre la domenica è fondamentale ritrovarsi numerosi alla solita assemblea giornaliera delle 18.00 dove si farà il punto della situazione.
Infine una considerazione, la tanto acclamata campagna sondaggi è stato un fallimento clamoroso: in Valle di Susa su circa 40 sondaggi previsti non una trivella è stata piantata, e siamo tutti consapevoli che la vera partita si gioca in Valle: Virano e il suo progetto ad oggi non posso che uscire sconfitti, sia tecnicamente (4 sondaggi su 90 e il progetto preliminare è da presentare il 31 gennaio Bruxelles) sia politicamente: è infatti almeno due anni che media e politici ripetono all'infinito che il clima è cambiato e la valle è pacificata, ma la realtà è tutta un'altra, la stragrande maggioranza dei consigli comunali (24 in valle) si dichiara contraria al tav e non riconosce l'Osservatorio di Virano e per tentare un carotaggio che NON RIESCONO A FARE, inviano 500 uomini delle forze dell'ordine (di fatto una militarizzazione a bassa intensità). L'unica vera certezza in tutta questa storia e che la Valle di Susa continua a resistere e non arretrerà di un millimetro.